Iva 4% sull’auto del disabile, quale la corretta dicitura in fattura?

Il venditore dell’auto disabile (ossia destinata a soggetti affetti da handicap) deve indicare in fattura lo specifico riferimento di legge
3 anni fa
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Per l’acquisto dell’auto destinata ad un soggetto disabile, il legislatore riconosce l’applicazione dell’aliquota IVA agevolata nella misura del 4% (invece che quella ordinaria del 22%). Il concessionario (venditore del veicolo) è chiamato a specifici obblighi ai fini dell’agevolazione. Tra questi, riportare la corretta dicitura nella fattura di vendita che giustifica l’acquisto con applicazione del beneficio.

IVA 4% auto disabile: i soggetti ammessi

L’IVA al 4% sull’acquisto auto disabile, è ammessa per i seguenti soggetti:

  • non vedenti e sordi
  • disabili con handicap psichico o mentale titolari dell’indennità di accompagnamento
  • disabili con grave limitazione della capacità di deambulazione o affetti da pluriamputazioni
  • disabili con ridotte o impedite capacità motorie.

Il beneficio trova applica per gli acquisti fatti dal disabile stesso o anche per quelli fatti dal familiare (ad esempio genitore) di cui egli è fiscalmente a carico.

I requisiti del veicolo

Occorre altresì considerare che l’agevolazione fiscale si applica solo laddove l’auto oggetto dell’acquisto non superi una certa potenza. In particolare deve trattarsi di veicoli aventi cilindrata fino a:

  • 2.000 centimetri cubici, se con motore a benzina o ibrido
  • 2.800 centimetri cubici, se con motore diesel o ibrido
  • di potenza non superiore a 150 kW se con motore elettrico.

Inoltre, l’IVA ridotta si applica anche con riferimento alle spese per l’acquisto contestuale di optional; alle prestazioni di adattamento di veicoli non adattati, già posseduti dal disabile (e anche se superiori ai citati limiti di cilindrata); alle cessioni di strumenti e accessori utilizzati per l’adattamento.

La fattura di acquisto dell’auto disabile

Il venditore è tenuto a riportare in fattura il riferimento normativo. Quindi, questi deve indicare se trattasi di operazione compiuta ai sensi:

  • della legge 97/86  e della legge 449/97
  • ovvero della legge 342/2000
  • della legge 388/2000.

Se trattasi di veicoli importati, gli estremi della legge 97/86 devono essere annotati sulla bolletta doganale.

Ultima precisazione è che la fattura deve essere emessa anche laddove non sia esplicitamente richiesta dal cliente.

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Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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