IVA su pane, pasta e latte contro spread: Giorgia Meloni ha già scelto

La premier Giorgia Meloni è chiamata a decidere se dare seguito alla proposta degli alleati di azzerare l'IVA su pane, pasta e latte
2 anni fa
2 minuti di lettura
Taglio IVA su pane, pasta e latte

La manovra di bilancio è stata presentata dal governo di Giorgia Meloni nella giornata di ieri, ma fino alla sua approvazione definitiva in Parlamento sarà suscettibile di cambiamenti. Pur a saldi contabili invariati, probabile che deputati e senatori della stessa maggioranza si sbizzarriscano nel voler apportare qualche modifica per piantare bandierine personali e di partito. Una delle proposte in discussione negli ultimi giorni riguarda il taglio dell’IVA su pane, pasta e latte. Anzi, si tratterebbe di azzeramento vero e proprio.

Lo chiedono Lega e Forza Italia, ovvero i due principali alleati di Fratelli d’Italia nel governo.

“Sarebbe una cosa molto bella”, ha dichiarato Matteo Salvini, che oltre ad essere segretario della Lega è anche vice-premier e ministro delle Infrastrutture. Ma è proprio Fratelli d’Italia a frenare. Il ragionamento dei proponenti è semplice e per molti versi condivisibile: l’inflazione sta devastando il potere di acquisto delle famiglie. Serve offrire sollievo ai redditi più bassi. E abbassare l’IVA su pane, paste e latte, consumi alimentari di base, comporterebbe risparmi a carico dei ceti popolari.

Ma il partito di Meloni oppone un ragionamento altrettanto concreto: quand’anche azzerassimo l’IVA su questi prodotti di base, i risparmi per le famiglie sarebbero impercettibili. In compenso, il costo a carico dello stato non sarebbe così indifferente. Stando ai calcoli, ogni consumatore pagherebbe complessivamente pane, pasta e latte per 21 euro in meno in un anno. Fanno 1,75 euro al mese. E sempre che i commercianti trasferiscano realmente lo sgravio sui clienti. Per importi così contenuti – parliamo di qualche centesimo per prodotto – è verosimile che lo intaschino in tutto o in parte.

Taglio IVA su pane o calo spread?

Dunque, lo stato spenderebbe oltre 1 miliardo di euro per finanziare una misura di cui non si accorgerebbe nessuno. E la parola d’ordine della premier è “concretezza”. Ad essere sinceri, la prima di tutte è “prudenza”.

E in questo caso prudenza e concretezza non giustificherebbero il taglio dell’IVA su pane, pasta e latte, a meno che non si andasse verso una misura più generale. Al momento, però, i conti pubblici non lo consentono.

La linea Meloni può anche non piacere agli alleati in cerca di visibilità dopo la batosta elettorale di settembre. Ma è risultata efficace per far crollare lo spread sotto 190 punti. Al suo debutto al governo, c’è chi ipotizzava sfaceli sui mercati finanziari. Lo spread sarebbe dovuto esplodere per punire la premier “sovranista” e “populista”. In verità, il tandem Meloni a Palazzo Chigi e Giancarlo Giorgetti al Ministero di economia e finanze ha placato gli animi e finora sgonfiato il rischio sovrano percepito ai minimi dalla primavera scorsa.

Pur dovendo concedere qualcosa alle ragioni elettorali, la premier ha sin qui tenuto la barra dritta: solo misure concrete, poco efficaci e nell’alveo della sostenibilità fiscale. I mercati hanno apprezzato. E quando parliamo di mercati, ci riferiamo anche alle famiglie, che con il BTp Italia 2028 hanno dimostrato di non nutrire timori nei confronti dell’esecutivo. D’altra parte lo spread non è sceso una volta per tutte. Può risalire in men che non si dica per qualche passo imprudente compiuto dal governo. E Meloni non è sprovveduta, consigliata da uno staff che ha finora dimostrato di essere all’altezza della situazione.

[email protected] 

Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
Il suo motto è “Il lettore al centro grazie a una corretta informazione”; ogni suo articolo si pone la finalità di accrescerne le informazioni, affinché possa farsi un'idea dell'argomento trattato in piena autonomia.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Identikit del ministro dell'Economia nel governo Meloni
Articolo precedente

La mossa della Meloni per le pensioni di domani (perché non esistono solo quelle di oggi)

Cedola BTp Italia 2028
Articolo seguente

BTp Italia 2028, ecco quando la prima cedola di maggio è a rischio rivalutazione