Il campionato di calcio 2020/2021 è agli sgoccioli, ma non le emozioni. Domani, alle ore 18 si disputa l’attesissima Juventus-Inter, mai una partita come le altre e ancora meno stavolta. Cristiano Ronaldo contro Romelu Lukaku, forse il passato e senz’altro il presente del calcio europeo rispettivamente. I nerazzurri hanno già vinto lo scudetto, lo hanno ampiamente festeggiato, ma non per questo scenderanno in campo allo stadio Allianz privi di motivazioni. Vorranno dimostrare a sé stessi e all’intero pubblico dei tifosi di essersi meritati la stagione, indipendentemente dal flop bianconero.
Inutile dirvi che Andrea Agnelli e i dirigenti della società attendano Juventus-Inter con grande ansia. Il risultato della partita potrebbe determinare il loro destino. Dopo la dura sconfitta casalinga di domenica scorsa contro il Milan per 3 reti a 0, i bianconeri dovranno sperare in un passo falso proprio dei rossoneri per non perdere l’accesso alla Champions League. Ad oggi, ne sono fuori, a 1 solo punto dalla quarta posizione occupata dal Napoli. Ma Antonio Conte, che con Agnelli ha il dente avvelenato, cercherà senz’altro di rendergli la vita quanto più difficile possibile.
Juventus-Inter varrà un’intera stagione. Sarà la discriminante tra una stagione fallimentare e una accettabilmente dolorosa dopo quasi un decennio di vittorie. Ma la sola voglia di vincere non è tutto. In casa Juve, i conti sono davvero terrificanti. Il primo semestre si è chiuso con una perdita monstre di 113,7 milioni di euro. I ricavi sono al collasso a causa del Covid, mentre le spese restano altissime. La rosa costa 236 milioni di euro lordi di soli ingaggi, senza tenere conto degli ammortamenti. E così, la società ha proposto ai giocatori un accordo: pagamenti rinviati per gli stipendi di marzo, aprile, maggio e giugno alla prossima stagione, cioè a partire da luglio.
Juventus-Inter essenziale in chiave Champions
Un artificio contabile, che punta a contenere le perdite per l’esercizio in corso.
Un mancato accesso alla Champions infliggerebbe alla società bianconera perdite per almeno una cinquantina di milioni. A tanto ammonterebbero i minori ricavi che introiterebbe disputando l’Europa League fino ad arrivare in finale. Un disastro nel disastro. E dire che fino al mese scorso, Agnelli confidava nella Superlega per potenziare i ricavi e rimanere in pianta stabile tra le stelle del calcio europeo. Non solo il sogno non si avvererà, ma la UEFA potrebbe punire la Juventus con sanzioni pecuniarie e finanche con l’esclusione per 1-2 anni dalle coppe continentali.
Agli uffici ragioneria di Torino, la speranza si chiama Cristiano Ronaldo. Non solo che faccia il miracolo in Juventus-Inter e successivamente anche in trasferta a Bergamo contro l’Atalanta. Soprattutto, che decida di andarsene a fine stagione, liberando quasi 55 milioni di euro per il maxi-ingaggio lordo. E magari che la cessione avvenga almeno sui 25-30 milioni, appena sufficienti a coprire l’ultima annualità di ammortamento, così da non subire ulteriori perdite a bilancio per via delle minusvalenze. Sibillino, il portoghese ha twittato dopo avere segnato contro il Sassuolo il suo centesimo gol con la maglia bianconera “Don’t stop here!”.