La beffa per chi sceglie Opzione Donna: un divieto che non tutte conoscono

Il raggiungimento dell'anzianità contributiva per accedere ad opzione donna potrebbe essere più oneroso del previsto
3 anni fa
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Andare in pensione nel 2022 con Opzione Donna, attenzione perché è il 2021 quello che conta
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Opzione donna richiede un’anzianità contributiva di 35 anni. Questo requisito può essere raggiunto con il c.d cumulo gratuito o è per forza necessario passare per la  c.d ricongiunzione dei contributi?

Ecco cosa deve sapere chi intende andare in pensione con opzione donna.

Opzione donna

Opzione donna è un canale di pensione anticipata riservata alle lavoratrici che abbiano maturato, entro il 31 dicembre 2021:

  • un’anzianità contributiva pari o superiore a 35 anni ed
  • un’età anagrafica pari o superiore a 58 anni (per le lavoratrici dipendenti) e a 59 anni (per le lavoratrici autonome).

Attenzione, per i lavoratori dipendenti, ai fini del conseguimento della pensione, è richiesta la cessazione del rapporto di lavoro.

Non è invece richiesta la cessazione dell’attività svolta in qualità di lavoratrice autonoma.

Come specificato sul portale INPS: ai fini del perfezionamento del requisito contributivo è valutabile la contribuzione a qualsiasi titolo versata o accreditata in favore dell’assicurata, fermo restando il contestuale perfezionamento del requisito di 35 anni di contribuzione al netto dei periodi di malattia, disoccupazione e/o prestazioni equivalenti, ove richiesto dalla gestione a carico della quale è liquidato il trattamento pensionistico.

Come da istruzioni Inps, la pensione è liquidata esclusivamente con le regole di calcolo del sistema contributivo di cui al decreto legislativo 180/1997.

Opzione donna. Niente cumulo dei contributi, si alla ricongiunzione

Per opzione donna così come ad esempio per quota 102, non è ammesso il cumulo contributivo gratuito. Infatti ai fini di opzione donna possono essere cumulati i soli contributi versati a gestioni che fanno capo all’Ago (Assicurazione Generale Obbligatoria). Dunque, non concorrono alla verifica del requisito contributivo, i versamenti contributivi presenti in altre casse di previdenza private. Cosa invece ammessa ossia è ammesso il cumulo totale per la pensione di vecchiaia e per la pensione anticipata.

L’alternativa è quella di ricorrere alla onerosa ricongiunzione dei contributi, ex legge 29/79.

A ciò si aggiunge che andare in pensione con opzione donna non è già di suo così conveniente.

Infatti, rispetto all’assegno pensionistico che maturerebbe andando in pensione con le regole ordinarie (pensione di vecchiaia), si perde tra il 10 e il 25 per cento.

Andrea Amantea

Giornalista pubblicista iscritto all’ordine regionale della Calabria, in InvestireOggi da giugno 2020 in qualità di redattore specializzato, scrive per la sezione Fisco affrontando tutte le questioni inerenti i vari aspetti della materia. Ha superato con successo l'esame di abilitazione alla professione di Dottore Commercialista, si occupa oramai da diversi anni, quotidianamente, per conto di diverse riviste specializzate, di casi pratici e approfondimenti su tematiche fiscali quali fatturazione, agevolazioni, dichiarazioni, accertamento e riscossione nonché di principi giurisprudenziali espressi in ambito di imposte e tributi.

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