La bellezza e i soldi sono legati tra di loro? A leggere le conclusioni di uno studio americano, potrebbe essere di sì. Secondo il Professore dell’Università di Austin, nel Texas, David Hamermesh, le persone fisicamente più attraenti avrebbero più probabilità di fare carriera. Gli uomini di bell’aspetto avrebbero il 4% in più di chance di arrivare ai vertici della dirigenza rispetto ai colleghi meno fortunati, mentre le donne gradevoli avrebbero, addirittura, ben l’8% in più di probabilità di arrivare in alto.
E poiché fare carriera significa guadagnare di più, indirettamente si avrebbe anche un legame tra bellezza e denaro. Sempre lo studio del Prof texano avrebbe trovato che gli uomini più brutti percepirebbero fino al 13% in meno dei colleghi più aitanti, mentre per le donne il gap sarebbe del 12%. Dunque, belli e ricchi, diremmo. Ma la domanda, a questo punto, diventa un’altra: per quale ragione un uomo o una donna di bell’aspetto dovrebbero fare carriera più dei colleghi meno attraenti? Prima di pensare malignamente, leggete la risposta che fornisce al quesito un altro professore americano, tale Timothy Judge dell’Università della Florida. Secondo quest’ultimo, le persone fisicamente belle sono portate ad avere da un lato maggiore autostima, dall’altro a catalizzare maggiormente l’attenzione altrui. Tutti sappiamo dalle nostre esperienze personali, che è più facile sostenere più a lungo lo sguardo di un interlocutore più bello, piuttosto che di uno meno gradevole. E la conseguenza di ciò è che quasi automaticamente siamo disposti a cedere maggiormente alle sue proposte. In un certo senso, è come se si abbassassero le difese. Sarà certamente per questo che molti ruoli di rappresentanza vengono affidati nelle aziende a dipendenti più carini, in modo che possano attirare maggiormente l’attenzione del cliente. E stando al Prof Judge, un docente più attraente riesce ad avere lezioni più affollate, così come un medico in corsia maggiore interesse da parte dei pazienti.
Dunque, bellezza, carriera e soldi andrebbero a braccetto. Una rivincita dei belli (uomini e donne), più facilmente additati spesso a meno intelligenti, tanto che spesso si consiglia alle donne avvenenti di non allegare una foto al curriculum per non rischiare un giudizio sommario da parte di chi segue la selezione. Certo, se chi fa lo screening dei CV è una donna e pure “non bella”, il rischio di essere effettivamente scartate esiste.