La bolla immobiliare è la nuova minaccia globale

La bolla immobiliare rappresenta un pericolo reale nel mondo, alimentata dalle folli politiche monetarie delle principali banche centrali.
9 anni fa
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Prezzi case Svezia fuori controllo, follia a Londra

Non meno pericolosa è la situazione in Svezia, dove le famiglie sono indebitamente mediamente per il 175% del loro reddito disponibile e il prezzo delle case è triplicato dal 1995 ad oggi e risulta salito quest’anno nella capitale Stoccolma tra il 15% e il 20% rispetto al 2014, arrivando alla bellezza di 6.350 dollari per metro quadrato, 400 in meno del costo medio per l’acquisto di un appartamento a Londra. Un’assurdità, amplificata anche dalla scarsa offerta di nuove case e che il governo teme possa aggravarsi con l’arrivo di centinaia di migliaia di profughi siriani.

Oggi come oggi, a una famiglia svedese servirebbero 100 anni per ripagare il mutuo, che fino al 2010 poteva essere contratto al 100% del valore di acquisto dell’immobile e da allora all’85%. La follia maggiore si sta registrando a Londra, dove i prezzi degli appartamenti sono il 6% più alti di quelli del 2007 (ultimo anno prima della crisi finanziaria), quando nel resto del Regno Unito sono scesi in media del 18%. Solo dal 2009 al 2014, i prezzi a Londra sono cresciuti del 68%. Ciò, nonostante il reddito medio delle famiglie di Sua Maestà sia diminuito nel frattempo del 7%. Si  è arrivati al punto che a un lavoratore specializzato del settore terziario servirebbero mediamente 14 anni di stipendio o 30 anni di affitto per acquistare un appartamento nella capitale britannica di appena 60 metri quadrati. Si stima che a Londra si costruisca appena un terzo delle 56 mila nuove case di cui il mercato ogni anno avrebbe bisogno per soddisfare la domanda. Mediamente, un appartamento affittato rende al proprietario più del 5%, mentre viene venduto in questi giorni a 500 mila sterline.  

Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
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