La bolla immobiliare è la nuova minaccia globale

La bolla immobiliare rappresenta un pericolo reale nel mondo, alimentata dalle folli politiche monetarie delle principali banche centrali.
9 anni fa
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Bolla immobiliare è minaccia globale

La bolla immobiliare riguarda anche gli USA e l’Asia. Il Global Real Estate Bubble Index di Ubs ha trovato, ad esempio, che Hong Kong sarebbe alle spalle delle capitale britannica nel mondo quale luogo, in cui maggiormente si concentrerebbe il rischio di una forte correzione dei prezzi. Diverse realtà urbane americane sono coinvolte dal fenomeno, come San Francisco e in misura minore New York e Boston. Preoccupa, in particolare, che quasi un quarto degli acquisti di immobili negli USA da parte di stranieri arrivi dalla Cina (19% nel marzo 2013) per un controvalore di 22 miliardi di dollari, segnalando come il real estate americano sarebbe oggetto di investimenti speculativi, così come Hong Kong, che non a caso è il luogo preferito dai cinesi per investire nel mattone, tanto che all’inizio dello scorso anno le autorità locali hanno avvertito il rumore dei  primi scricchiolii del mercato, quando gli investitori cinesi hanno iniziato a fuggire.

La nuova sfornata di nuovi stimoli monetari nell’Eurozona e la reazione delle altre banche centrali del Nord Europa non fanno sperare nulla di buono, perché si prospetta un periodo ancora più lungo di tassi zero e di incentivo all’indebitamento per l’acquisto di una casa. Poiché i prezzi degli immobili continuano a correre a ritmi di gran lunga maggiori a quelli di crescita dei redditi, tali livelli iniziano ad essere evidentemente insostenibili e al primo rallentamento della domanda rischiano di crollare vertiginosamente, trascinando nel baratro le banche e le famiglie che hanno comprato casa come bene d’investimento. Sarebbe una riedizione globale della crisi dei mutui “subprime” del 2008.  

Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
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