Boom Spagna, Francia tiene botta
Abbiamo perso terreno, in particolare, nei confronti della Germania. Il nostro pil pro-capite era del 96% di quello tedesco nel 1999, oggi arriva al 75%. E anche la Francia ha arretrato un po’ rispetto all’economia tedesca, ma in misura inferiore a noi, passando dal 92% a poco meno dell’84% odierno. Rispetto alla media dell’area, invece, l’economia francese ha tenuto sostanzialmente botta, arretrando solamente dal 102% a poco meno del 100%.
In termini nominali, il pil pro-capite spagnolo è aumentato di quasi i tre quarti, valendo oggi un paio di punti percentuali in più rispetto al dato medio dell’Eurozona di 18 anni fa, salendo all’84%.
Molto bene la Germania
E’ peggiorato, invece, il tenore di vita dei greci rispetto alla media dell’Area Euro, passando dal 77% al 64%, anche se balzando in misura simile al nostro, in termini nominali. Non fosse stato per la devastante crisi degli ultimi 9 anni, l’economia ellenica sarebbe stata tra le principali vincitrici della moneta unica.
Tornando alla Germania, si nota solo un marginale miglioramento in rapporto alla crescita media nell’area, passando da un pil pro-capite del 111% rispetto a quello dell’Eurozona nel 1999 al 119%. Ciò evidenzia, come non sarebbero solo i tedeschi ad avere fatto bene con la moneta unica, ma complessivamente un po’ tutta l’area, pur tra notevoli differenze tra economia ed economia. Resta il fatto, che la crescita nominale del pil per abitante in Germania è stata nell’arco del periodo considerato quasi doppia di quella italiana e le distanze risultano ancora maggiori, tenendo presente che dalla nascita dell’euro ad oggi, i tedeschi hanno accumulato quasi una ventina di punti percentuali in meno di inflazione.