La chiave per il calcolo pensione: i coefficienti di trasformazione

Calcolare la pensione richiede attenzione ai coefficienti di trasformazione, che determinano l'importo finale basato sui contributi e l'età
2 mesi fa
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Il calcolo della pensione è un tema di grande importanza per chi si avvicina all’età pensionabile. Capire come viene determinato l’importo finale e quali sono i fattori che lo influenzano è fondamentale per una corretta pianificazione del proprio futuro economico. Tra gli elementi chiave del calcolo pensionistico ci sono sicuramente i c.d. coefficienti di trasformazione.

Questi svolgono un ruolo cruciale nel determinare l’importo della pensione e sono soggetti a periodiche modifiche per tenere conto di diversi fattori demografici ed economici.

Calcolo pensione: il sistema contributivo

Il calcolo della pensione in Italia, a partire dalle riforme attuate negli ultimi decenni, è principalmente basato sul sistema contributivo. Questo metodo si basa sui contributi versati durante l’intera carriera lavorativa e su un coefficiente che tiene conto dell’età anagrafica al momento del pensionamento. In altre parole, maggiore è l’ammontare dei contributi accumulati e l’età in cui si va in pensione, maggiore sarà la pensione mensile che si riceverà.

Nel sistema contributivo, il concetto centrale è il montante contributivo, cioè la somma di tutti i contributi versati durante la vita lavorativa. Tuttavia, non basta sapere quanto si è accumulato: per calcolare l’importo della pensione è necessario moltiplicare il montante contributivo per un coefficiente di trasformazione, il quale varia a seconda dell’età di pensionamento. Questi coefficienti sono aggiornati ogni due anni per tenere conto dell’aspettativa di vita e di altri fattori demografici.

I coefficienti di trasformazione: cosa sono e come funzionano

I coefficienti di trasformazione sono indicatori utilizzati nel calcolo della pensione per trasformare il montante contributivo accumulato durante la carriera lavorativa in un importo pensionistico annuo. Essi vengono stabiliti dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, e sono aggiornati ogni due anni. Questo aggiornamento avviene in base a variazioni statistiche sulla speranza di vita della popolazione, che incidono direttamente sull’importo delle pensioni.

Ma perché è necessario aggiornare i coefficienti di trasformazione? La risposta risiede nell’evoluzione demografica. Un aumento dell’aspettativa di vita comporta un allungamento del periodo in cui l’individuo percepirà la pensione, e questo incide sul bilancio del sistema previdenziale. Per garantire la sostenibilità di lungo termine, i coefficienti vengono rivisti per riflettere queste variazioni. In generale, più alta è l’età al momento del pensionamento, più favorevole sarà il coefficiente di trasformazione, poiché si prevede che la persona percepirà la pensione per un periodo più breve.

Il ruolo dei coefficienti nel calcolo pensione

Il processo di calcolo della pensione in base ai coefficienti di trasformazione è piuttosto semplice. Una volta raggiunti i requisiti per il pensionamento, si prende il montante contributivo individuale, che rappresenta l’ammontare complessivo dei contributi versati durante la vita lavorativa, e lo si moltiplica per il coefficiente di trasformazione corrispondente all’età anagrafica al momento della decorrenza della pensione.

Ad esempio, nel 2023-2024 i coefficienti di trasformazione sono stati stabiliti dal Ministero attraverso un decreto interministeriale. Questo decreto si emette regolarmente, e il prossimo aggiornamento dei coefficienti, valido per il biennio 2025-2026, è previsto per dicembre 2024. Questi nuovi coefficienti si applicheranno per il calcolo delle pensioni future e saranno basati su dati aggiornati relativi alla speranza di vita.

Intanto il governo è anche alle prese con la riforma pensione e le diverse proposte sul tavolo. C’è Quota 41 rivisitata e c’è anche la previdenza complementare obbligatoria. C’è poi da decidere che fine faranno Quota 103, Ape sociale e Opzione donna. Altro tema caldo è l’aumento delle pensioni minime.

Impatto dell’aggiornamento sulle pensioni

L’aggiornamento dei coefficienti di trasformazione ha un impatto diretto sull’importo finale della pensione. Quando i coefficienti si rivedono al ribasso, significa che, a parità di montante contributivo, l’importo della pensione sarà inferiore rispetto al periodo precedente.

Questo è spesso il risultato di un aumento dell’aspettativa di vita, che comporta la necessità di distribuire i fondi su un periodo più lungo.

Al contrario, un innalzamento dei coefficienti di trasformazione porta a una pensione più alta, poiché si presume che il pensionato percepirà l’assegno per un periodo più breve. È quindi cruciale monitorare gli aggiornamenti biennali dei coefficienti, soprattutto per chi è vicino all’età pensionabile, in quanto possono influenzare in modo significativo il reddito pensionistico futuro.

Riassumendo…

  • Il calcolo della pensione si basa sul sistema contributivo e sui coefficienti di trasformazione.
  • I coefficienti di trasformazione convertono i contributi versati in un importo pensionistico annuo.
  • I coefficienti sono aggiornati ogni due anni, tenendo conto dell’aspettativa di vita.
  • L’importo della pensione dipende dal montante contributivo e dall’età al pensionamento.
  • La pensione di vecchiaia richiede 67 anni e 20 anni di contributi.
  • I coefficienti aggiornati influenzano direttamente l’importo della pensione ricevuta.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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