La Chiesa è la maggiore beneficiaria dell’8 per Mille, ecco la cifra esorbitante che riceverà quest’anno

Il dipartimento delle Finanza ha appena pubblicato sul proprio sito i dati sulle scelte dei contribuenti e sugli importi dell'otto per mille. Ecco quanti soldi andranno alla chiesa
3 anni fa
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8 per mille

Sul sito del dipartimento delle Finanze (del Ministero dell’Economia e delle Finanze) sono stati appena pubblicati i dati statistici sulle scelte dei contribuenti e sugli importi dell’8 per mille destinati allo Stato ed alle Confessioni Religiose.

I dati si riferiscono all’anno di erogazione 2021 (anno di imposta 2017).

Dal report si può evincere che, anche per quest’anno, la maggior parte dei contribuenti ha preferito destinare l’8 per mille alla Chiesa.

8 per mille, alla Chiesa vanno oltre un miliardo di euro

Il dipartimento delle Finanza ha appena pubblicato sul proprio sito i dati sulle scelte dei contribuenti e sugli importi dell’otto per mille destinati allo Stato e alle Confessioni Religiose relativamente all’anno di erogazione 2021 (anno di imposta 2017).

Come di consueto, è stata la Chiesa la maggiore beneficiaria dell’8 per mille con 13.520.527 contribuenti che hanno espresso una preferenza in suo favore, per un totale di oltre un miliardo di euro (precisamente 1.070.778.189 euro come anticipo e 65.388.144 euro di conguaglio).

Ricordiamo che nel caso di scelte non espresse il riparto è effettuato nella stessa proporzione delle scelte espresse, con l’eccezione di alcune Confessioni che hanno deciso di rinunciare alla quota loro spettante delle scelte non espresse. La voce “anomalie” si riferisce a scelte espresse che presentano irregolarità.

Ad ogni modo, le altre scelte valide in ordine decrescente riguardano:

  • lo Stato (2.695.735);
  • la Chiesa evangelista valdese (538.567);
  • l’Unione buddista italiana (165.140);
  • l’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai (63.321);
  • l’Unione comunità ebraiche italiane (58.069)

Per maggiori dettagli sulla destinazione dell’8 per mille si rimanda al Riepilogo delle scelte espresse e non espresse dai contribuenti.

 

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