Quotazioni petrolio resteranno basse
E pensare che nel solo terzo trimestre dello scorso anno, le rimesse degli immigrati sono state pari a oltre 8 miliardi di euro, stando alla banca centrale, a conferma di come la massiccia presenza di immigrati stranieri abbia assicurato ad oggi il sostentamento di milioni di famiglie all’estero, specie del mondo arabo.
Il bengodi è finito e una vera ripresa delle quotazioni del greggio non è attesa a breve, come dimostra la continua crescita delle scorte negli USA, cresciute la settimana scorsa di 9,4 milioni di barili a 532,5 milioni, nuovo record storico.
Se la produzione americana non scende e quella saudita e russa resta semplicemente “congelata” ai livelli del gennaio scorso, l’eccesso di offerta non potrà essere smaltito credibilmente in tempi brevi e ciò farà rimanere i prezzi depressi ancora a lungo. Lo hanno iniziato a capire proprio gli immigrati nel Regno Saudita, che fiutano da mesi il clima economico negativo e si guardano attorno. Il governo di Riad non esclude che entro la fine dell’anno possa tornarsene nei paesi di origine più di un milione di lavoratori stranieri.