Anche nelle malattie croniche ci sono le disuguaglianze
“Le malattie croniche, spiega Stefano Vella, dirigente di ricerca dell’Istituto Superiore di Sanità, una istituzione nella quale è previsto a breve l’avvio di un centro nazionale per la salute globale,- tra le quali rientrano anche i tumori, sono la nuova pandemia, dopo quelle infettive. E’anche il nuovo campo dove pesano le disuguaglianze, sia tra i paesi in sviluppo che in quelli ad alto reddito, sia all’interno dei paesi, tra categorie economiche diverse.
Fanno la differenza i sistemi sanitari universalistici, l’impegno degli stati sulla sanità e in definitiva l’idea che la salute rappresenti un investimento e non un costo”. Vella continua nel dire: “Come pochi altri rimasti, il nostro straordinario sistema sanitario malgrado alcune diseguaglianze regionali, non impedisce a priori a chi è fuori dal mercato del lavoro o a chi è più’ poveri di accedere alle cure: da noi il marcatore povertà conta di meno. Vale la pena di ricordare che l’Universal Health Coverage è uno degli gli obiettivi del Sustainable developement goal delle Nazioni Unite”.