La ‘crypto-exchange’ Young Platform sbanca col crowdfunding, startup fintech al via

Young Platform, startup italiana attiva nel fintech e che punta a diventare un riferimento per l'exchange di criptovalute, ha fatto il pieno dei capitali con il "crowdfunding" nei giorni scorsi. Uno dei suoi manager ci spiega di cosa si tratta.
5 anni fa
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Nei giorni scorsi, Young Platform ha raccolto oltre 787.000 euro da 751 investitori italiani e inglesi, attraverso la piattaforma di “crowdfunding” Seedr, superando l’obiettivo iniziale dei 500.000 euro in appena 36 ore. L’investimento mediano è stato di 1.000 euro, ma 13 investimenti hanno avuto taglio medio superiore ai 25.000 euro, segnalando come siano stati allettati dall’iniziativa anche gli investitori più grossi. A tale proposito, abbiamo rivolto qualche domanda a Diego D’Aquilo, CMO & Head of International Expansion di Young Platform.

1) Di cosa si occupa in sintesi la vostra attività e quando è stata fondata?

Young Platform è stata fondata nel Giugno 2018 da 6 studenti di Informatica di Torino.

Young Platform è il primo crypto-exchange pensato con la facilità di utilizzo al centro, per consentire a chiunque di prender parte alla grande rivoluzione della finanza decentralizzata “powered by blockchain”. Non solo un exchange ma un intero ecosistema che vede nella democratizzazione dell’accesso alle risorse economiche il suo elemento fondante. All’interno di questo ecosistema, il primo prodotto lanciato è stato Stepdrop, un’app che consente di guadagnare la nostra criptomoneta Young semplicemente camminando e che consente di educarsi su queste nuove tematiche. Stepdrop, disponibile per iOS e Android, ha ottenuto in pochi mesi oltre 80.000 download, consentendo di creare una forte community.

2) Ritenete che essa incorra in rischi normativi, data la tendenziale ostilità dei governi nei confronti delle criptovalute?

Se è vero che alcuni governi si stanno dimostrando ostili nei confronti delle criptovalute, al tempo stesso stanno capendo si tratta di una grossa opportunità. Alcuni paesi (tra i quali Svizzera, Estonia e Malta) si stanno dimostrando molto propensi e disponibili ad accogliere progetti in ambito blockchain e criptovalute. Anche la Consob ha da qualche mese aperto dei tavoli di lavoro ai quali stiamo partecipando, per diventare il primo exchange italiano completamente regolamentato.

3) A cosa serviranno i capitali raccolti con il vostro primo crowdfunding?

Il capitale raccolto con questa prima campagna di crowdfunding sulla piattaforma UK Seedrs (https://www.seedrs.com/youngplatform), verrà principalmente utilizzato per l’accelerazione dello sviluppo dell’exchange (il cui rilascio è previsto entro la fine dell’anno), per l’ampliamento dell’organico e per il marketing.

Questa iniezione di capitale, insieme ad una struttura aziendale snella e ad un costo di acquisizione tra i più bassi del settore, ci consentirà inoltre di assumere un ruolo di leadership nel mercato italiano in tempi ancora più stretti, accelerando così sulla strada della nostra vision: rendere questi strumenti alla portata di tutti

4) Il mercato italiano si presenta maturo per questo genere di start-up? E con quali concorrenti vi confrontate?

Il FinTech italiano ha raggiunto un elevato livello di maturità e interesse nella comunità internazionale. Il successo della nostra campagna ne è l’esempio. Young Platform si unisce quindi ad un firmamento di stelle nascenti quali Oval Money, Satispay e Moneyfarm. A livello di competitor, ci andiamo a scontrare con colossi del calibro di Coinbase e Binance, ma senza alcun timore. Partendo dal mercato italiano, consolidandoci e diventando i numeri uno per poi aprirci ad un processo di internazionalizzazione con la prossima importante raccolta di capitali prevista per il 2020.

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Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
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