La Federal Reserve alimenta bolle, non la ripresa USA per Jeremy Grantham

Il manager del fondo di investimento GMO, Jeremy Grantham, spiega di essere contrario alle politiche della Federal Reserve, perché ha alimentato il debito e le bolle, ma non ha salvato l'economia USA.
11 anni fa
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“La Federal Reserve sta uccidendo la ripresa dell’economia americana”. Può suonare strano che la banca centrale USA sia oggetto di così forti critiche, proprio nel momento in cui la ripresa in America sembra consolidarsi e la disoccupazione finalmente scendere. Eppure, il manager del fondo monetario GMO, Jeremy Grantham, non la pensa affatto in questo modo e rappresenta solo una delle tanti voci contrarie alla gestione Bernanke (2005-2013).

 

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Per prima cosa, spiega Grantham, in un’intervista a Fortune.

com, non esiste alcuna prova che il debito crei crescita. Negli anni Ottanta, nota, il debito aggregato degli USA (pubblico + privato) ammontava a 1,3 volte il pil, oggi ne vale 3,3 volte, ma nel frattempo la crescita è rallentata.

E c’è una questione ben più importante, forse, che il manager indica come un brutto esito di questa crisi: a differenza della Grande Depressione – che pure riconosce essere stata gestita male – le banche non sono state liquidate e non sono stati estromessi coloro che avevano sbagliato. La crisi del 2008, in sostanza, avrebbe lanciato un messaggio sbagliato all’economia: qualsiasi errore tu commetta, ci saranno la Fed e il governo a salvarti.

E’ vero, spiega Grantham, che senza un intervento della Fed con dosi massicce di liquidità, l’economia americana sarebbe andata in recessione molto più profonda, ma ci saremmo già messi alle spalle quella fase, mentre oggi gli USA crescerebbero su basi più solide. Anche perché, continua, nonostante i bassi livelli dei tassi, i capitali non vengono investiti, mentre i risparmiatori sono stati puniti, quando dovrebbero essere premiati.

 

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Infine, una previsione per nulla confortante e frutto della sua esperienza di manager di un fondo di investimento: gli investimenti delle società quotate a Wall Street non daranno alcun ritorno da qui ai prossimi sette anni.

Grantham spiega di non consigliare ai suoi clienti di puntare sulla borsa americana, perché i titoli salgono puramente per la bolla alimentata dalla Fed. E quando scoppierà, conclude, ci troveremo davanti a qualcosa senza precedenti, visto che come le altre banche centrali, per la prima volta la Fed ha acquistato asset che ora ha nel suo bilancio.

 

 

Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
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