La polemica tra la Germania e la BCE si fa molto più seria, dopo le voci (parzialmente smentite dall’istituto) del possibile varo dell’“helicopter money”, una misura estrema di politica monetaria, che consisterebbe nell’erogare liquidità direttamente ai governi o ai cittadini dell’Eurozona. L’obiettivo di Francoforte resta di elevare l’inflazione verso il target (quasi del 2% annuo), non centrato ormai da 3 anni. Ma la politica monetaria del governatore Mario Draghi, che all’ultimo board di marzo ha annunciato l’acquisto sin dal mese in corso anche dei corporate bond, l’elevazione del QE da 60 a 80 miliardi mensili, il taglio ulteriore dei tassi e il varo di nuove aste Tltro dalle condizioni molto più favorevoli, sta facendo infuriare i tedeschi.
Schaeuble attacca Draghi a muso duro
A criticare apertamente le misure di Draghi per il governo è stato sempre il ministro delle Finanze, Wolfgang Schaeuble, che non da oggi chiede al governatore di porre fine alla politica dei tassi zero, ma i toni sono sempre stati misurati, così come le prese di distanze sono apparse più formali e volte a dare sfogo alle istanze di larga parte del suo partito, la CDU-CSU. Nel fine settimana, però, si è passati all’uso dell’artiglieria pesante, quando ritirando un premio consegnatogli dallo Stiftung Marktwirtschaft a Kronberg, un istituto propugnatore del libero mercato, Schauble ha rivolto critiche al vetriolo contro il numero uno della BCE, considerandolo responsabile dell’avanzata degli euro-scettici in Germania.