Giovedì scorso, una discussione su Reddit tra alcuni trader iscritti sul forum online ha mandato in orbita le quotazioni dell’argento, schizzate del 7% nel giro di poche ore, sfiorando i 27 dollari l’oncia. Nella seduta successiva, i prezzi hanno continuato a salire fino a circa 27,30 dollari. Uno dei trader ha definito “epico” l’eventuale “short squeeze” sul silver, mentre un altro rilevava come il metallo dovrebbe quotare a 1.000 dollari e non a 25 dollari, tenuto conto dell’inflazione, sostenendo che le banche starebbero manipolando i prezzi dei preziosi per nascondere l’inflazione reale.
Lo ‘short squeeze’ semina il panico in borsa. Dopo GameStop, ecco i titoli nel mirino dei trader
Nel giro di 24 ore, dunque, l’argento ha guadagnato circa l’8%, movimenti più unici che rari per le commodities, la cui volatilità è contenuta, essendo i prezzi molto legati ai fondamentali macro globali e i relativi mercati molto liquidi. Ma dopo che Reddit si è dimostrato capace di smuovere le azioni di una società quotata in borsa anche del 300% in una sola seduta, gli investitori ribassisti non vogliono più rischiare di finire KO come con le vendite allo scoperto su GameStop, AMC o BlackBerry. Hanno preferito ricoprirsi e acquistare certificati silver per contenere le perdite. Del resto, i trader hanno dovuto spostare le attenzioni sulle materie prime, dopo che piattaforme di trading hanno impedito loro di continuare ad andare long sui titoli finiti nel mirino della settimana scorsa, consentendo loro solamente di vendere o assumere posizioni ribassiste.
I trader stavolta si muovono lungo i fondamentali
Quella dei trader forumers ha assunto a tutti gli effetti i connotati di una “guerra” contro Wall Street, mossa forse non tanto da motivazioni ideali/ideologiche, quanto dall’elevato “alfa” ottenibile muovendosi in massa contro gli “short sellers” su uno specifico titolo.
Ad esempio, la differenza tra call e put option al Comex è di 50.741 once, segno che il mercato punti complessivamente al rialzo dei prezzi. E i contratti cartacei accesi sul metallo ammontano a 1,14 milioni di once, a fronte degli appena 0,15 milioni di argento fisico depositato come garanzia sottostante. Parliamo di una leva di 7,5, molto elevata, tale da provocare grosse variazioni dei prezzi nel caso in cui il mercato fiutasse il rischio di doversi accollare l’argento fisico alla scadenza dei contratti, un po’ come accadde rovinosamente al petrolio nell’aprile scorso.
Vedere oggi il silver a 25 dollari non sembra razionale, considerati i rendimenti negativi o tutt’al più di poco positivi sui mercati obbligazionari avanzati, le quotazioni stellari di molti indici borsistici e l’immensa liquidità creata dal combinato tra stimoli monetari delle banche centrali e deficit fiscali dei governi. Peraltro, con la ripresa della produzione dopo i “lockdown” imposti per frenare la pandemia, la domanda dell’argento per scopi industriali dovrebbe salire, così come quella legata alle energie rinnovabili, tra cui per la produzione dei pannelli solari, a cui punta dichiaratamente la nuova amministrazione americana di Joe Biden.
Il mercato dell’argento fa meglio dell’oro e le prospettive restano interessanti
L’allarme delle banche centrali
Dunque, è vero che i trader di Reddit non sarebbero probabilmente capaci di fare massa critica per smuovere granché i prezzi, se non per un periodo abbastanza breve, ma i loro acquisti stimolerebbero quelli di chi effettivamente ritiene il metallo sottovalutato.
Le conseguenze di un eventuale surriscaldamento delle quotazioni dell’argento per effetto dello “short squeeze” scatenato da Reddit non sarebbero secondarie. Anzitutto, insieme all’oro viene considerato un metallo di tutela del potere di acquisto nel lungo periodo, per cui il suo rincaro segnalerebbe ai mercati che la stabilità dei prezzi sarebbe minacciata dalle azioni delle banche centrali. Non solo. Poiché esso provocherebbe aumenti dei prezzi di tutti i beni in cui l’argento rientra tra i fattori di produzione (vedasi l’elettronica di consumo), la profezia rischierebbe di avverarsi, sostenendo i tassi d’inflazione nel mondo. I governatori centrali non resterebbero a guardare, dovendo preservare la loro credibilità di tutori della stabilità dei prezzi e dell’ordine monetario. Non potrebbe passare il messaggio che un gruppo di ragazzini riesca a cambiare le sorti dell’economia mondiale. Ma con bolle finanziarie che esplodono ormai qua e là, dovrebbero ingaggiare una guerra su più fronti. E sappiamo che quando ciò accade, emergerne da vincitori diventa difficile.