Da quando Conte ha parlato di mascherine chirurgiche a 50 centesimi per evitare speculazioni sui prezzi, si è scatenato il finimondo da parte di alcune aziende e non solo. Anche il Gruppo Crai ha deciso di ritirare la vendita di mascherine per il prezzo imposto troppo basso.
Crai non vuole vendere mascherine a 50 cent
Crai, di cui fanno parte anche Pellicano, Caddy’s, IperSoap, Pilato, Proshop, Risparmio Casa, Saponi e Profumi, Shuki e Smoll ha annunciato tramite una nota di essere obbligati a ritirare dalla vendita le mascherine poiché il prezzo deciso dal governo è troppo basso.
Le proteste delle aziende
Domenica sera, il commissario straordinario per l’emergenza Domenico Arcuri, aveva reso noto di aver stretto un accordo con cinque aziende che produrranno 660 milioni di mascherine al prezzo medio di 38 centesimi mentre il ministro dell’Economia ha fatto sapere che toglierà l’Iva dalle mascherine. Dovendo le mascherine diventare obbligatorie dal 4 maggio in molti luoghi chiusi, e per evitare speculazioni come era avvenuto da tempo sui prezzi di vendita molto alti, Conte aveva chiarito che avrebbe imposto un prezzo politico ma a quel punto sono giunte le proteste di farmacisti e aziende delle moda che avevano riconvertito la produzione in mascherine per mantenere i posti di lavoro e con il prezzo calmierato non possono coprire i costi di produzione.
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