La Juventus vince lo scudetto dei debiti della Serie A, è la maledizione di CR7

I debiti in Serie A non accennano a contrarsi significativamente. Le tre big segnano perdite per 1,8 miliardi in cinque stagioni.
2 anni fa
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Debiti in Serie A sempre alti

E’ ancora presto per capire chi possa vincere lo scudetto quest’anno. Il campionato è iniziato da poche settimane e tutte le tre big (Milan, Inter e Juventus) hanno commesso già qualche passo falso. Ma vi possiamo dire senz’altro chi ha già vinto lo scudetto dei debiti in Serie A. E’ la Juventus di Andrea Agnelli, in attesa di conoscere il bilancio di esercizio della Roma. Con una maxi-perdita di 254,3 milioni di euro, segna il record di sempre nella storia della Serie A.

E cosa ancora peggiore è forse il trend. A differenza delle altre due big, come vedremo, il rosso nei conti bianconeri è aumentato di 44,4 milioni. L’esercizio al 30 giugno 2021 si era chiuso a -209,9 milioni.

In netto miglioramento, invece, il passivo dell’Inter, che scende da 245,6 a 140 milioni. Meglio ha fatto il Milan, che pur con ricavi in crescita del 14% e sempre appena sotto i 300 milioni, riesce a contenere le perdite a 66,5 milioni, in calo di 30 dal 2021.

Tracollo finanziario della Juventus

Il dato della Juventus è obiettivamente spaventoso. Il club bianconero sta continuando a spendere troppo di più di quanto incassa. Per l’esattezza, parliamo di un fatturato di 443 milioni, a fronte di costi che sfiorano i 700 milioni. Ricorda il Milan di qualche stagione fa, ma che sotto la gestione Elliott è riuscito in fretta a rimettersi in carreggiata sia sul piano finanziario che sportivo. A conferma che bilanci sani non pregiudicano le vittorie in campo, anzi. In effetti, i rossoneri chiudevano il bilancio del 2020, il primo ad essere colpito dalla pandemia, con perdite per 194,6 milioni. Da allora, le hanno ridotte di due terzi.

Tornando alla Juventus, lo scudetto dei debiti in Serie A non è certo ambito. Alla fine del 2021, la società ha dovuto varare il secondo aumento di capitale in due anni, stavolta per 400 milioni dopo i 300 del 2019. Eppure, in borsa oggi la società capitalizza poco più di 740 milioni, meno della metà dell’apice toccato nell’aprile 2019.

E l’Inter? Anche il suo rosso resta elevato e la vera preoccupazione riguarda la solidità finanziaria del suo azionista, la famiglia Zhang. Non a caso, nei primi mesi di quest’anno circolarono voci su una possibile vendita della società nerazzurra.

Debiti in Serie A anche prima del Covid

Ad ogni modo, va detto anche che il livello dei debiti in Serie A è esploso con la pandemia. Restando alle tre big, troviamo che nelle stagioni 2019/2020, 2020/2021 e 2021/2022 hanno registrato complessivamente perdite per 1,4 miliardi di euro. Ma non che prima fossero rose e fiori. Anzi, già nell’anno precedente al Covid le perdite delle tre sfioravano i 235 milioni e l’anno prima ancora i 170 milioni. In totale, nelle ultime cinque stagioni hanno perso qualcosa come 1,8 miliardi.

E malgrado il record negativo di quest’anno, non risulta essere stata la Juventus la più disastrosa sul piano finanziario. Svetta con quasi 630 milioni il Milan, marcato a uomo proprio dai bianconeri con 613 milioni di perdite. L’Inter se la cava nel complesso con “soli” poco più di 554 milioni. Ma il trend è chiaro. Il Milan, passato da mani cinesi a quelle americane, sta lentamente risanando i suoi bilanci e tagliando i primi traguardi sportivi. L’Inter, che era partita da potenzialità apparentemente più promettenti sotto i cinesi, adesso arranca. E la Juventus, in mano agli Agnelli, peggiora di stagione in stagione su tutti i fronti.

Qualcuno la chiamerà la maledizione di CR7, perché effettivamente da quando l’attaccante portoghese indossò la maglia bianconera nel 2019, i conti societari sono andati in profondo rosso e i risultati in campo, sia in Serie A che in Europa, sono drasticamente peggiorati. Da modello aziendale, la Juventus è diventata un esempio di cosa non si dovrebbe fare nella vita.

Ovvero, il passo più lungo della gamba.

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Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
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