La manovra di bilancio 2025, approvata in via definitiva, introduce una novità significativa che consente a determinati lavoratori di aumentare il proprio trattamento pensione futuro attraverso un meccanismo opzionale di contribuzione aggiuntiva.
Questa misura, dedicata agli iscritti alle forme pensionistiche obbligatorie gestite dall’INPS e senza anzianità contributiva al 1° gennaio 2025, rappresenta un intervento volto a garantire maggiore sicurezza economica nella terza età, pur richiedendo un sacrificio economico immediato.
Come funziona la misura per aumentare la pensione
Il provvedimento offre ai lavoratori la possibilità di incrementare il montante contributivo individuale, cioè l’insieme dei contributi versati che costituisce la base di calcolo per la pensione.
In concreto, i lavoratori possono richiedere al proprio datore di lavoro di applicare una trattenuta maggiore dei contributi a proprio carico sulla busta paga, incrementando così i contributi previdenziali a loro carico. Questo comporta un reddito netto mensile più basso durante il periodo lavorativo, ma si traduce in una pensione più alta una volta raggiunta l’età pensionabile.
Limiti e benefici fiscali
La misura della manovra bilancio 2025 prevede, comunque, un limite massimo alla maggiorazione dei contributi: i lavoratori possono aumentare l’aliquota contributiva fino a un massimo di due punti percentuali. Questo tetto garantisce un equilibrio tra il sacrificio economico sostenibile nel presente e il beneficio futuro sulla pensione.
Un aspetto rilevante è la previsione di un vantaggio fiscale. La quota aggiuntiva versata come contributo previdenziale è deducibile ai fini delle imposte sul reddito nella misura del 50% (quindi, non piena). Questo incentivo riduce l’impatto economico immediato dell’operazione, rendendo la misura più accessibile a un numero maggiore di lavoratori. Anche se la deducibilità è solo parziale alla deducibilità integrale della contribuzione
pensionistica del lavoratore, ivi compresa la contribuzione volontaria versata nelle fattispecie ammesse dall’ordinamento fiscale italiano.
Un meccanismo su base volontaria per aumentare la pensione
Ciò che caratterizza questa iniziativa è la sua natura volontaria. Ogni lavoratore può scegliere se aderire o meno in base alle proprie esigenze e capacità finanziarie. Questa libertà di scelta rappresenta un elemento di flessibilità che permette di adattare la misura alle diverse situazioni individuali, senza obbligare i contribuenti a modificare il proprio regime contributivo.
Per l’implementazione della misura, è previsto un decreto ministeriale che definirà in dettaglio le modalità operative. Questo passaggio normativo sarà cruciale per stabilire tempi, procedure e requisiti specifici, garantendo una corretta applicazione della disposizione e minimizzando eventuali complicazioni amministrative per lavoratori e datori di lavoro.
Una scelta ponderata tra presente e futuro
L’opportunità di aumentare il proprio montante contributivo per la pensione è una scelta che richiede una valutazione attenta delle priorità personali. Da un lato, un incremento dei contributi previdenziali comporta una riduzione del reddito disponibile nel breve termine. Dall’altro, questa rinuncia si traduce in un trattamento pensionistico più generoso, offrendo maggiore stabilità economica durante la pensione.
Questo approccio potrebbe risultare particolarmente interessante per i giovani lavoratori che si affacciano al mercato del lavoro e desiderano costruire una sicurezza economica solida per il futuro. Allo stesso tempo, rappresenta un’opportunità per coloro che, pur consapevoli delle sfide economiche attuali, vogliono investire in una pensione più adeguata.
Riassumendo
- Introduzione misura: possibilità di aumentare volontariamente i contributi a proprio carico in busta paga per una pensione futura più alta.
- Funzionamento: incremento contributivo fino a 2 punti percentuali, con trattenute sulla busta paga.
- Benefici fiscali: contributi aggiuntivi deducibili al 50% dalle imposte sul reddito.
- Volontarietà: scelta libera del lavoratore, basata sulle sue esigenze e priorità finanziarie.
- Obiettivi: migliorare la sostenibilità del sistema pensionistico e garantire maggiore sicurezza economica futura.
- Normativa: decreto ministeriale per definire le modalità operative e applicative della misura.