Riforma pensioni si, riforma pensioni no? E’ questo il dilemma che sarà chiamato a risolvere il prossimo Governo che con molta probabilità sarà guidato da Giorgia Meloni, leader del partito Fratelli d’Italia che nelle ultime elezioni ha lasciato tutti a bocca aperta per i risultati conseguiti. Niente Lega, Partito democratico o Forza Italia, gli italiani hanno scelto Fratelli d’Italia. Sembra quasi scontata l’investitura della Meloni a premier del nostro paese. Detto ciò, le scelte che dovrà prendere il prossimo Governo non saranno facili, infatti, quello che sta accadendo negli ultimi mesi con il caro petrolio e il caro bollette, rende quasi scontato spostare l’attenzione verso altre problematiche rispetto alla, pur importante, riforma delle pensioni.
La riforma dunque rischia lo stop. Cerchiamo di capire il perché.
L’attuale contesto economico. Inflazione alle stelle
In base ai dati comunicati dall’Istat pochi giorni fa, nel mese di settembre 2022 l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, registra un aumento dello 0,3% su base mensile e dell’8,9% su base annua (da +8,4% del mese precedente).
Da fonte Istat, l’ulteriore accelerazione dell’inflazione su base tendenziale si deve soprattutto ai prezzi dei beni alimentari (la cui crescita passa da +10,1% di agosto a +11,5%) sia lavorati (da +10,4% a +11,7%) sia non lavorati (da +9,8% a +11,0%) e a quelli dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +4,6% a +5,7%). Contribuiscono, in misura minore, anche i prezzi dei beni non durevoli (da +3,8% a +4,7%) e dei beni semidurevoli (da+2,3% a +2,8%). Pur rallentando di poco, continuano a crescere in misura molto ampia, i prezzi dei beni energetici (da +44,9% di agosto a +44,5%) sia regolamentati (da +47,9% a + 47,7%) sia non regolamentati (da +41,6% a +41,2%); decelerano anche i prezzi dei servizi relativi ai trasporti (da +8,4% a +7,2%).
Su base annua:
- i prezzi dei beni crescono da +11,8% a +12,5%,
- i servizi, da +3,8% a +3,9%.
Riforma delle pensioni. Quali prospettive?
E’ chiaro che nella situazione economica in cui ci troviamo, bisogna abbandonare l’idea di una riforma strutturale delle pensioni. Dove si troverebbero le risorse per le riforma?
Nell’attuale contesto economico in cui ci troviamo, molte imprese rischio di abbassare la saracinesca o comunque di dover ridurre il personale. La strada della cassa integrazione sicuramente rappresenta un fardello per le casse dello Stato. Da qui, il Governo deve intervenire appena possibile per dare una via d’uscita alle tante imprese che davanti alle bollette salatissime, non sanno se continuare ad andare avanti o se chiudere immediatamente.
A ogni modo, dando priorità a quanto detto, in attesa di una riforma delle pensioni, una scelta quantomeno percorribile, potrebbe essere la proroga di quota 102 e di Opzione Donna.
Sarà necessario attendere la formazione del nuovo Governo, per sapere quello che ne sarà della riforma delle pensioni. Il ritorno della legge Fornero è sempre più vicino.