La pace fiscale con rottamazione ter e saldo e stralcio si trasforma in un clamoroso flop

La pace fiscale con rottamazione ter e saldo e stralcio non ha funzionato. In quanto, numeri alla mano, si è trasformata in un clamoroso flop. Vediamo perché. E, soprattutto, cosa succederà ai contribuenti decaduti dal beneficio.
3 anni fa
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La pace fiscale con la rottamazione ter ed il saldo e stralcio non ha funzionato. In quanto, numeri alla mano, si è trasformata in un clamoroso flop. Nonostante le tante deroghe ai versamenti al fine di non perdere il beneficio. Così come è riportato in questo articolo. In particolare, la pace fiscale con la rottamazione ter ed il saldo e stralcio conta la fuga di ben 532 mila contribuenti.

Per i quali la sanatoria dei debiti fiscali è decaduta. Così come è stato riportato da IlSole24Ore.

com. Il che significa che per questi contribuenti, al netto di nuovi provvedimenti, il debito fiscale dovuto dovrà essere saldato in un’unica soluzione.

La pace fiscale con la rottamazione ter ed il saldo e stralcio si trasforma in un clamoroso flop

In termini percentuali, la pace fiscale con la rottamazione ter ed il saldo e stralcio è decaduta per il 43% dei contribuenti. Il che porta a due problematiche di non poco conto. La prima è che i contribuenti con la decadenza del beneficio pagheranno di più, tra sanzioni ed interessi. Mentre la seconda criticità è legata ai mancati incassi nell’immediato per lo Stato italiano.

Che andrà a recuperare queste somme in tempi decisamente più lunghi. In altre parole, per quel che riguarda i conti pubblici, sulla pace fiscale con la rottamazione ter ed il saldo e stralcio si è ora creato in buco. Con la conseguenza che, sui mancati introiti, dovrà essere il Governo italiano prima ed il Parlamento poi ad intervenire.

Clamoroso flop per la rottamazione ter ed il saldo e stralcio, ecco perché

Il clamoroso flop per la rottamazione ter ed il saldo e stralcio, in merito alle misure di pace fiscale, conferma come tantissimi italiani in difficoltà economica non siano riusciti a pagare le rate. Nonostante i piani di dilazione accomodanti e le varie proroghe che, specie in questi ultimi due anni a causa del Covid, hanno permesso di rimanere dentro la rateazione.

Quindi, i 532 mila contribuenti che hanno perso il beneficio non sono proprio dei fuggitivi. Ma nella stragrande maggioranza dei casi si tratta di famiglie ed anche di imprese in palese difficoltà a livello economico e finanziario.

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