Da mesi, le voci su una imminente cessione dell’Inter da parte di Suning si sono infittite parimenti alle notizie sui problemi finanziari che il socio di controllo sta avendo in Cina. Ma gli ultimi rumors sembrano contraddire, almeno per il momento, questo scenario. Citando fonti anonime vicine al dossier, Milano Finanza ha riportato che Steven Zhang, presidente della società nerazzurra, avrebbe intenzione di emettere un nuovo bond da 250 milioni di euro. Con i proventi raccolti, il giovane proprietario punterebbe a rimborsare parte del bond in scadenza a fine 2022 e con il resto a finanziare l’acquisizione del restante 30% della società, ad oggi in mano a Lion Rock Capital.
Insomma, nelle intenzioni di Zhang ci sarebbe quella di rimanere socio unico dell’Inter. A che pro? Sempre stando alle indiscrezioni, per potere eventualmente rivendere il club senza spartire con nessuno le plusvalenze realizzate. Secondo Zhang, il 100% varrebbe almeno 1 miliardo di euro.
Nel 2017, l’Inter emise obbligazioni Senior Secured per 300 milioni di euro, somma a cui nel 2020 si sono aggiunti ulteriori 75 milioni. La cedola fissata è stata del 4,875% (ISIN: XS1739592142) e la scadenza è in data 31 dicembre 2022. Attualmente, il titolo presenta una quotazione in area 97,50 centesimi, per cui esita un rendimento di poco inferiore al 6,50%. Trattasi a tutti gli effetti di una remunerazione altissima per un investimento di 1 anno e 9 mesi residui.
Obbligazioni Inter F.C. 4,875% 2022. Caratteristiche
Batosta Covid sui conti delle società di calcio
L’appetibilità del titolo ha subito un grosso colpo con il Covid. Pensate che poco prima che il governo Conte annunciasse il “lockdown” di marzo 2020, con annessa sospensione del campionato, lo stesso bond offriva un rendimento di circa il 3,75%. La quotazione era allora decisamente sopra la pari. A indebolirne la performance sono state anche le voci sulla volontà della proprietà cinese di uscire dal business del calcio e concentrarsi sui “core assets” domestici.
Peraltro, il consiglio di amministrazione ha da poco approvato i conti del primo semestre (luglio-dicembre 2020), dai quali emerge una perdita netta di 62,7 milioni di euro, in rialzo di 30 milioni secchi rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente, pur rivelandosi un dato migliore delle aspettative. Non potrebbe essere altrimenti, tra stadi chiusi e restrizioni varie alla libertà di movimento delle persone in tutta Europa. Di certo c’è che se Zhang emettesse un nuovo bond, dovrebbe pagare un tasso d’interesse elevato agli obbligazionisti, pur a fronte di una scadenza corta. E questo sembrerebbe un grosso limite all’operazione, anche se forse di alternative praticabili non ve ne sarebbero. Forse, le banche hanno chiuso i rubinetti all’Inter.
Bond di Inter e Roma sempre più “spazzatura”, calcio italiano colpito dal Coronavirus