Ci sono delle misure previdenziali che anno dopo anno perdono sempre di più la loro importanza. E diventano sempre di più, destinate solo a pochi lavoratori rispetto al passato. Una di queste misure è senza alcun dubbio la deroga Amato. Anzi, le deroghe Amato visto che sono ben tre gli strumenti che portano il nome del vecchio Presidente del Consiglio Giuliano Amato. Si tratta di misure che permettono il pensionamento con 15 anni di contributi. Ma come detto, sono tutto fuorché facili da sfruttare. Ed un lettore ci chiede spiegazioni proprio perché ha una carriera pari a 15 anni di contributi, ma che anticipiamo già che difficilmente darà lui il diritto ai poter andare in pensione.
“Buonasera alla redazione di Investire Oggi. Mi chiamo Costantino e vi scrivo con un quesito particolare. Ho una carriera ricca di 15 anni di contributi. E proprio alla luce di questa mia carriera contributiva che ho maturato e dal momento che compio a giugno 67 anni di età, potrei casomai andare in pensione? la mia domanda è questa: posso sfruttare una delle deroghe Amato per le quali baastano 15 anni di contributi? So che dovrebbero servire 20 anni di contributi per poter andare in pensione a 67 anni di età. Ma mi chiedo se davvero queste fantomatiche deroghe con 15 anni di contributi versati possono fare al mio caso. Potete spiegarmi come funzionerebbero queste misure?”
La pensione con 15 anni di contributi ancora nel 2023? ecco la verità
Ma va detto subito che le misure previste da queste deroghe sono sempre meno appetibili e meno sono disponibili. Si fa riferimento infatti all’anno 1992 e significa all’incirca 30 anni fa. Un periodo molto distante quindi. Sono sempre meno gli interessati che hanno meno di 20 anni di contributi oggi e 15 anni completati già nel 1992. Ed è evidente che per come è impostata la misura, appare senza dubbio una situazione assai particolare se chi compie 67 anni di età oggi ha terminato di lavorare nel 1992 (o poco dopo), completando i 15 anni di contributi già a quell’epoca e restando per circa 30 anni senza lavorare. Ma è anche vero che in Italia tutto è possibile e che quindi, “mai dire mai”.
Perché le deroghe Amato sono sempre più difficili
Infatti con la prima delle tre deroghe Amato la pensione si ottiene se i 15 anni di contributi versati sono stati ultimati già nel 1992,
La seconda deroga Amato e i versamenti volontari
La terza deroga Amato e le carriere discontinue
Meglio pensare a pensioni alternative
Lasciando di fatto silenti i 15 anni di contributi fino alla soglia dei 71 anni di età. Raggiunta questa ragguardevole età infatti, per la pensione di vecchiaia bastano 5 anni di contributi. Il nostro suggerimento è quello di controllare se da un punto di vista reddituale ha le condizioni idonee, al compimento dei 67 anni di età, per percepire l’assegno sociale. Una misura non previdenziale ma assistenziale che non prevede alcuna carriera contributiva ma solo il rientro in determinati limiti di reddito.