La pensione di vecchiaia e cosa accade a 67 anni per chi ha preso l’anticipo a 63 anni

Il sistema previdenziale italiano presenta diverse particolarità. Perché ci sono le pensioni ordinarie, come quella di vecchiaia, che si centrano solo a 67 anni di età. Ma esistono numerose misure che permettono di anticipare l’uscita. In una unica occasione e con una unica misura, si può essere accompagnati con una pensione provvisoria alla pensione definitiva. E naturalmente tra quella provvisoria e quella definitiva per il pensionato cambiano anche gli importi. Questo è quello che succede a chi per anni ha preso l’Ape sociale e adesso deve passare a prendere la pensione di vecchiaia ordinaria. Perché l’Ape sociale è una misura
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2 mesi fa
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La nuova pensione di vecchiaia nel 2025, ecco le tre variabili da considerare
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Il sistema previdenziale italiano presenta diverse particolarità. Perché ci sono le pensioni ordinarie, come quella di vecchiaia, che si centrano solo a 67 anni di età. Ma esistono numerose misure che permettono di anticipare l’uscita. In una unica occasione e con una unica misura, si può essere accompagnati con una pensione provvisoria alla pensione definitiva. E naturalmente tra quella provvisoria e quella definitiva per il pensionato cambiano anche gli importi.
Questo è quello che succede a chi per anni ha preso l’Ape sociale e adesso deve passare a prendere la pensione di vecchiaia ordinaria.

Perché l’Ape sociale è una misura provvisoria ed a scadenza.

“Salve, compio 67 anni di età a marzo del 2025 ma dal 2022 prendo l’Ape sociale come lavoro gravoso. Mi chiedevo cosa devo fare in vista di questo cambiamento e se prenderò sempre i miei 1.500 euro al mese netti che prendo adesso con l’Ape sociale o se cambia qualcosa.”

La pensione di vecchiaia e cosa accade a 67 anni per chi ha preso l’anticipo a 63 anni

La pensione con l’Ape sociale è in scadenza nel 2024. Significa che salvo proroghe dal governo nel 2025 chi compie 63,5 anni di età e 30 o 36 anni di contributi in base alla categoria di appartenenza, potrebbe non avere più la stessa possibilità che hanno quanti quei requisiti li hanno completati in questi anni.
Ma la scadenza dell’Ape sociale è anche un’altra. E parliamo della scadenza a cui sono assoggettati i già beneficiari della misura, cioè quelli che l’hanno sfruttata in questi anni.
Infatti l’Ape sociale è una misura che non può andare oltre i 67 anni di età. Essendo una misura temporanea e di accompagnamento alla pensione vera e propria, non si può andare oltre l’età pensionabile.
In effetti i beneficiari dell’Ape sociale una volta compiuti i 67 anni di età devono chiedere all’INPS la pensione di vecchiaia.

Perché l’Ape sociale a 67 anni decade. In altri termini è come se il titolare dell’Ape sociale abbia percepito una sorta di ammortizzatore sociale che dai 63 anni lo ha portato, con una rendita mensile pari alla pensione maturata al momento dell’uscita, ai 67 anni.
Ma la pensione maturata alla data di uscita con l’Ape sociale è solo per chi non superava una pensione maturata sopra i 1.500 euro al mese. Perché oltre alla scadenza, un altro vincolo dell’Ape sociale è quello dell’importo della prestazione. Che in nessun caso poteva superare i 1.500 euro mensili di rateo.

Ecco cosa cambia anche dal punto di vista dei coefficienti

Già per quanto detto prima, passando alla pensione di vecchiaia per chi ha diritto ad un trattamento più alto, la pensione a 67 anni sarà più alta. Il ricalcolo della pensione a 67 anni è la logica conseguenza del funzionamento dell’Ape sociale e della successiva pensione di vecchiaia. Chi doveva prendere una pensione sopra i 1.500 euro già alla data di liquidazione dell’Ape sociale, a 67 anni prenderà una pensione più alta. Poi va considerato anche il fatto che con l’Ape sociale il diretto interessato ha preso una pensione calcolata sul coefficiente di trasformazione dei 63 anni. Dal momento che questi coefficienti (strumenti che trasformano il montante dei contributi in pensione) sono tanto più favorevoli al calcolo della pensione quanto più alta è l’età di uscita, a 67 anni la pensione sarà migliore.
Il coefficiente dei 67 anni è quello che userà l’INPS per la pensione di vecchiaia a 67 anni. Mentre come detto quello usato per la pensione con l’Ape sociale per lo stesso soggetto era dei 63 anni.

Addio a tutti i limiti dell’Ape sociale quando si passa alla pensione di vecchiaia

Sul passaggio alla pensione di vecchiaia per i provenienti dall’Ape sociale però c’è da dire anche altro.

L’Ape sociale è una misura che ha degli evidenti limiti. Non prevede tredicesima. E passando alla pensione di vecchiaia l’interessato prenderà anche la mensilità aggiuntiva a dicembre. Quindi, una mensilità in più di pensione.
L’Ape sociale non prevede maggiorazioni, quattordicesima e assegni familiari. In questo caso, chi ha diritto a questi emolumenti aggiuntivi, con la pensione di vecchiaia li prenderà.
La pensione di vecchiaia ogni anno viene adeguata al tasso di inflazione. Significa che ogni anno la pensione sale se sale l’aumento del costo della vita. L’Ape sociale invece non si adegua all’inflazione e ciò che si prende con la liquidazione iniziale resta immutato negli anni.

Giacomo Mazzarella

In Investireoggi dal 2022 è una firma fissa nella sezione Fisco del giornale, con guide, approfondimenti e risposte ai quesiti dei lettori.
Operatore di Patronato e CAF, esperto di pensioni, lavoro e fisco.
Appassionato di scrittura unisce il lavoro nel suo studio professionale con le collaborazioni con diverse testate e siti.

5 Comments

  1. Ottimo, grazie della precisione e per la evidente competenza. So che è impossibile fare previsioni ma c’è qualche concreta speranza che il governo finalmente renda stabile questa misura che secondo me è davvero utile, visto che va a sostenere proprio quelle categorie che altrimenti non saprebbero come fare?

  2. Buon giorno:Articolo chiarissimo.Ma io vorrei sapere se anche chi è andato con quota 100 62 età e41 di contributi vi e lo stesso trattamento ho no?grazie

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