“L’amore umano che si concretizza nel matrimonio deve costituire la pietra di un guado verso l’amore universale“, affermava Mahatma Gandhi. Il matrimonio, d’altronde, viene considerato il giorno più bello della propria vita perché segna un nuovo percorso da intraprendere al fianco della persona amata. Un passo importante per qualsiasi coppia che decide di mettere nero su bianco la volontà di restare per sempre assieme.
Oltre all’aspetto romantico che ogni matrimonio porta con sé, bisogna fare i conti però anche con questioni di ordine pratico.
La proposta del bonus matrimonio: vita breve e memoria corta
Lo Stato è pronto a mettere in campo un pacchetto famiglia con tanto di bonus aumentati, ad esempio, per chi ha più figli e per i gemelli. La famiglia, d’altronde, rappresenta il fulcro della società; ovvero il punto da cui ogni governo deve partire per rilanciare l’economia di un Paese. Diverse le questioni da trattare e che richiedono nella maggior parte dei casi un esborso economico non indifferente.
Non tutte le questioni famigliari, però, possono diventare priorità del governo. Ne è un chiaro esempio il cosiddetto bonus matrimonio proposto da alcuni deputati della Lega di Salvini. Entrando nei dettagli tale misura avrebbe dovuto garantire un aiuto economico fino a 20 mila euro per coprire le spese del matrimonio. Questo, però, solo per i matrimoni in Chiesa.
Una proposta che ha scatenato le polemiche dell’opposizione. La principale critica è che si tratti di una misura incostituzionale perché l’Italia è uno Stato laico. A tal proposito lo stesso deputato Domenico Furgiuele, primo firmatario della proposta, ha sottolineato come tale misura:
“per questioni di oneri prevedeva un bonus destinato ai soli matrimoni religiosi, durante il dibattito parlamentare sarà naturalmente allargata a tutti i matrimoni, indipendentemente che vengano celebrati in chiesa oppure no”.
Al momento, comunque, il bonus matrimonio non sembra destinato a prendere piede nel nostro Paese.