I percettori del reddito di cittadinanza potrebbero ritrovarsi una ricarica mensile più bassa rispetto al mese precedente. Molti si chiederanno il perché e se trattasi di una situazione solo momentanea. Quindi, se dal mese successivo l’importo tornerà ad allinearsi a quelli dei mesi antecedenti.
Ricordiamo che è possibile in qualsiasi momento verificare il saldo presente sulla carta Rdc (reddito di cittadinanza). Le modalità di verifiche sono diverse.
Ricarica reddito cittadinanza, come verificare l’accredito
Una prima soluzione per la verifica dell’accredito del sussidio e del saldo sulla carta Rdc è quella di procedere attraverso l’apposito servizio disponibile sul sito istituzionale dedicato al sussidio stesso.
Altra soluzione è farlo chiedendo l’estratto conto presso gli sportelli ATM presenti all’esterno degli uffici postali oppure recarsi direttamente all’interno dell’ufficio e richiedere l’estratto all’operatore. In questi casi è necessario disporre, in quel momento, della carta reddito cittadinanza e del PIN personale legato alla carta stessa.
E’ anche possibile procede:
- chiamando il numero verde 800 666 888 (sarà chiesto di inserire il numero di 16 cifre presente sul frontale della carta e seguire le istruzioni della voce registrata)
- tramite il servizio INPS. Per accedervi sono necessarie le credenziali SPID, CIE (carta identità elettronica) o CNS (carta nazionale servizi).
Ricarica più bassa, i possibili motivi
Che la ricarica reddito di cittadinanza del mese potrebbe essere più bassa rispetto ai mesi prima, può dipendere da diversi fattori.
Ad esempio, l’INPS ha ricalcolato l’importo spettante poiché è cambiata la situazione reddituale e patrimoniale del nucleo familiare.
Oppure perché l’istituto ha dovuto effettuare il ricalcolo in quanto il percettore del reddito di cittadinanza ha eseguito periodi di lavoro durante la percezione del beneficio.
Può anche accadere che l’INPS abbia rideterminato l’importo in virtù dell’invio, da parte del percettore, del Modello Reddito di Cittadinanza com esteso.
Potrebbe trattasi, ad esempio, di avvio di partita IVA oppure di variazione patrimonio immobiliare (si pensi all’acquisto di una seconda casa).
Per completezza informativa ricordiamo che da più parti si spinge verso l’abolizione del reddito cittadinanza.