La riforma delle pensioni 2025, che fine faranno i nati nel 1961 e nel 1962? Ecco il punto sull’Ape sociale

La riforma delle pensioni 2025 slitta, e allora ecco cosa si prevede per l'Ape sociale per i nati nel 1961 e nel 1962 per il loro pensionamento futuro.
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1 mese fa
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Ecco come anticipare di 16 mesi l'età pensionabile per andare in pensione nel 2025 prima dei 66 anni 
Foto © Investireoggi

La riforma delle pensioni rischia seriamente di slittare ancora una volta nei prossimi anni. Si ripete il solito scenario di fine anno, quando nella legge di Bilancio si registrano più aspettative che risultati concreti.

Tutti attendono la quota 41 per tutti, oppure una maggiore flessibilità in uscita. In termini pratici, si aspetta una riforma delle pensioni che non viene mai varata. Quest’anno, però, l’attesa è ancora più sentita. In alcuni casi, infatti, si parla non solo di assenza di novità pensionistiche, ma anche di un peggioramento dei requisiti di accesso alle pensioni.

L’attesa diventa spasmodica anche solo per la conferma di misure in scadenza il 31 dicembre 2024. In caso di mancati miglioramenti, si spera almeno nel male minore. Questo è particolarmente vero per chi, grazie alle misure attualmente in vigore e possibilmente prorogate, potrebbe andare in pensione l’anno prossimo. Un esempio è l’Ape sociale, come ci chiedono molti lettori.

Le domande giunte in redazione

“Buongiorno, sono un lavoratore nato a settembre del 1961. Come noterete, ho 63 anni di età. Ho oltre 33 anni di contributi e non lavoro più da 2 anni. Non percepisco più ammortizzatori sociali. A causa dell’incremento di 5 mesi sull’età, introdotto nel 2024 per l’Ape sociale, non riesco ad andare in pensione. Una eventuale proroga della misura nel 2025 mi permetterebbe di andare in pensione. Potete confermarmi se la misura verrà prorogata nel 2025?”

“Salve, sono un vostro assiduo lettore e leggo spesso i vostri articoli, soprattutto quelli sull’Ape sociale. Volevo capire se la misura sarà confermata anche nel 2025 e in che forma. Sono un lavoratore edile nato a maggio del 1962. Se l’Ape sociale sarà prorogata nel 2025, a ottobre avrò i 63 anni e 5 mesi necessari. Ho già 38 anni di contributi e continuo a lavorare. Temo però che possano spostare ancora in avanti l’età. Nel 2023 bastavano 63 anni, ma nel 2024 hanno aumentato a 63 anni e 5 mesi.

Cosa succederà domani?”

La riforma delle pensioni 2025: che fine faranno i nati nel 1961 e nel 1962?

Tra le misure introdotte negli ultimi anni dal governo, l’Ape sociale è senza dubbio una delle più apprezzate dai contribuenti. Proprio perché è una misura popolare, molti lavoratori auspicano che venga prorogata oltre la scadenza del 31 dicembre 2024.

La misura, insieme a Opzione Donna e alla quota 103, scadrà il 31 dicembre 2024. In assenza di una proroga, i nati nel 1961, che non avranno ancora compiuto 63 anni e 5 mesi, o i nati nel 1962, si troverebbero senza la possibilità di anticipare la pensione.

Il governo sembra intenzionato a prorogare tutte e tre queste misure, ma per avere una conferma definitiva sarà necessario attendere l’approvazione della legge di Bilancio. Solo allora sapremo se l’Ape sociale sarà effettivamente prorogata oltre il 31 dicembre.

La possibile proroga dell’Ape sociale: cosa sappiamo finora

Al momento, non è possibile escludere a priori eventuali modifiche ai requisiti per accedere all’Ape sociale nel 2025, anche in caso di proroga. Ecco perché non possiamo dare una risposta certa a chi ci chiede se i 63 anni e 5 mesi saranno ancora sufficienti l’anno prossimo.

Anche lo scorso anno, in questo periodo, si discuteva molto della possibile proroga dell’Assegno Pensionistico Sociale. Alla fine, la misura è stata prorogata, ma con un inasprimento dei requisiti, portando l’età pensionabile a 63 anni e 5 mesi.

Il dilemma rimane irrisolto. Se la misura non sarà prorogata, i nati nell’ultima parte del 1961 e i nati nel 1962 potrebbero perdere un’importante opportunità. Coloro che hanno 30 anni di contributi, anche se invalidi, caregiver o disoccupati, o chi ha 36 anni di contributi in lavori gravosi, se non potranno sfruttare l’Ape sociale, non avranno altre vie di pensionamento anticipato. Probabilmente dovranno attendere futuri cambiamenti normativi o, più semplicemente, raggiungere i 67 anni di età.

Giacomo Mazzarella

In Investireoggi dal 2022 è una firma fissa nella sezione Fisco del giornale, con guide, approfondimenti e risposte ai quesiti dei lettori.
Operatore di Patronato e CAF, esperto di pensioni, lavoro e fisco.
Appassionato di scrittura unisce il lavoro nel suo studio professionale con le collaborazioni con diverse testate e siti.

5 Comments

  1. RIFORMA PENSIONI 2025, LE PAROLE DI DURIGON
    Si avvicina la messa a punto della Legge di bilancio e, come riporta Ansa, interpellato in Transatlantico il sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon ha detto che in tema di riforma pensioni verranno confermate le misure in vigore quest’anno, come Quota 103 e Ape social, e verrà rafforzata la previdenza complementare, vedo con tristezza che ancora pubblicate questi articoli che rischiano di mandare nel panico i cittadini.. L’altra volta via avevo scritto dellincontro del ministro giorgetti con i sindacati nel quale gia si era parlato di una proroga sicura dell’ape social, questa dichiarazione del vice e’DI IERI E NON CREDO CHE CI SIANO PIU DUBBI PER LA RICONFERMA DELL’APE VERSIONE 2024,UN SALUTO SPERANDO DI NON LEGGERE PIU ARTICOLI DI QUESTO GENERE GRAZIE

  2. Sperando abbia ragione, sicuramente le possibilità che l’Ape sociale venga confermata sono giorno dopo giorno sempre più alte. Noi siamo sempre cauti perché aspettiamo la conferma ufficiale che arriva con l’entrata in vigore della manovre. Le ricordiamo che anche la pubblicazione della manovra che avverrà in una decina di giorni, non consente di dare per certo nulla. Prima lettura, seconda lettura, cioè i passaggi alle Camere, poi le Commissioni parlamentari, poi l’invio alla Ragioneria di Stato, alla Corte dei Conti, a Bruxelles, senza considerare gli emendamenti. Lo scorso anno di questi tempi la conferma dell’Ape sociale era data per scontata ancora più di oggi. Poi la confermarono per davvero. Ma nella notte, tra la bozza della legge e il testo definitivo comparvero a sorpresa i 5 mesi in più di età. In base alle parole di Durigon anche la quota 103 è praticamente confermata. Io invece presumo che si salirà a 63 anni. Ma in base a quanto lei pretende, io oggi dovrei scrivere che chi compie 62 anni nel 2025 potrà andare in pensione sicuramente con la quota 103. Cosa vuole che faccio licenziare quel lavoratore subito sulla base di una intervista all’Ansa? Quindi, ripeto, mi auguro che abbia ragione lei, ma se io ho ancora qualche dubbio, sicuramente ve lo riproporrò in qualche altro articolo.

  3. Per poter accedere all’Ape sociale, è necessario avere cessato di percepire la Naspi o si può accedere direttamente all’Ape sociale senza aver aderito alla Naspi secondo l’ultima sentenza del Tar di Firenze ? Questo è un passaggio non chiaro nella norma. Graxie

    • Salve,ho 64 anni e sei mesi,bracciante agricolo con 38 anni di contributi,vorrei chiedere se posso Accedere all’Ape sociale,dovrei chiudere il rapporto di lavoro come dipendente il 25 novembre.Grazie!

  4. mi scusi se insisto,ma come puo’ il vice ministro dell’economia con la manovra che uscira fra pochi giorni dichiarare palesemente la sua conferma se non che e’ la verita’..io capivo una dichiarazione d’intenti di qualche mese fa non una dichiarazione con il testo davanti l’occhi,e non e’ vero il raffronto che fa con lo scorso anno,io sono ma l’avra’ capito direttamente interessato perche sono del 1962 e lo scorso anno prima che uscisse il testo leggevo tutte ipotesi preoccupanti tipo innalzamento contributi a 36 per i disoccupati ma ancora piu grave di questo periodo si diceva che l’ape social sarebbe stata tolta(al contrario di cio che afferma lei) tolta,o cambiata radicalmente con un altro nome..era chiarissimo che sotto covava qualche cambiamento come e’stato poi con l’innalzamento dell’eta’ anagrafica,cosa completamente all’opposto di adesso dove tutti gli ogani piu importanti e tutti (o quasi,ce chi usa il condizionale) tutti affermano che la riforma pensioni non e’altro che un copia e incolla di quella dell’anno scorso per mancanza chiara di risorse economiche,la saluto grazie della risposta

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