“Se devi alla banca 100 dollari è un tuo problema. Se invece devi 100 milioni di dollari, è un problema della banca“, affermava Jean Paul Getty. Un concetto che sembra calzare a pennello anche con lo Stato. Se un singolo cittadino vanta un piccolo debito nei confronti del Fisco, infatti, è un problema suo. Se l’importo dei debiti con il Fisco è consistente, invece, è un problema dello Stato.
Quest’ultimo, infatti, si ritrova a dover fare i conti con delle fonti in meno di denaro da cui poter attingere.
La rottamazione Quater non è sempre la scelta più conveniente: quando è meglio seguire la strada ordinaria
Grazie alla Manovra 2023 è prevista la cancellazione delle cartelle fino al 2015 di importo inferiore a mille euro. L’anno prossimo sarà inoltre possibile ottenere la rottamazione delle cartelle datate tra il 1° gennaio 2000 e il 30 giugno 2022, senza alcun aggravio di sanzioni, interessi e aggio della riscossione.
In tal caso il pagamento potrà essere effettuato in un’unica soluzione, entro il 31 luglio 2023. Oppure tramite rateizzazione di massimo 18 rate o, ancora, con rateizzazione trimestrale. In quest’ultimo caso a patto che il pagamento della prima e della seconda rata abbia luogo rispettivamente entro il 31 luglio e il 30 novembre 2023.
In alternativa alla Rottamazione Quater è possibile optare per la rateazione ordinaria. Per accedere a tale soluzione è necessario avere un debito di importo pari a massimo 120 mila euro. In presenza di debiti di importo superiore, invece, si deve presentare l’Isee. Entrando nei dettagli, la rateazione ordinaria è caratterizzata da un massimo di 72 rate, mensili, di importi minimo pari a 50 euro.
Cartelle esattoriali e le tolleranze di pagamento
Stabilire a priori se convenga di più la rottamazione quater o la strada ordinaria, comunque, non è possibile.
Diversa, invece, la situazione per quanto concerne la rateazione ordinaria. In quest’ultimo caso, infatti, sono previste delle tolleranze in caso di pagamento in ritardo. Anche in tal caso, comunque, non mancano gli svantaggi. In particolare se si opta per la rateazione ordinaria bisogna pagare anche sanzioni, interessi e aggio. Ne consegue che l’importo della rata sarà più alto rispetto a quello previsto con la rottamazione quater.