Guerra negli USA tra le grandi catene della distribuzione alimentare e Amazon: ecco come a breve faremo la spesa.
Amazon non si ferma mai e Jeff Bezos, qualsiasi cosa si pensi di lui, sta cercando di conquistare quante più fette è possibile nel mercato dell’e-commerce, aprendosi anche al comparto alimentare. Al momento, a suscitare le paure dei concorrenti, è la seguente notizia: Amazon e Whole Foods, azienda alimentare che si occupa di ‘bio’, hanno raggiunto un accordo per la cifra di 13 miliardi di dollari e si tratta della prima mossa con cui Jeff Bezos intende dichiarare guerra alla grande distribuzione alimentare.
Per il momento soltanto negli USA, ma, si sa, Amazon è quanto mai globale: dunque, riguarda anche il nostro futuro. Come faremo, allora, a breve la spesa?
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Amazon e Whole Foods: l’accordo nel presente e le previzioni nel futuro
Amazon ha deciso innanzitutto di aprirsi a un mercato di nicchia anche se in forte crescita un po’ ovunque: si tratta dei prodotti alimentari ‘biologici’. Si tratta di una fetta di mercato elitaria (anche e soprattutto per i prezzi dei prodotti) e la sfida lanciata dal colosso dell’e-commerce è proprio questa, come allargare il mercato e raggiungere quanti più clienti è possibile. L’idea è di trasformare completamente il marketing dell’azienda bio, rendendola sempre meno di lusso e sempre più redditizia (ovviamente!): da un lato attraverso un sistema di consegne a domicilio con prezzi da ‘abbonamento’, dall’altro promuovendo gli acquisti con forti sconti per gli abbonati Amazon Prime.
Ma come saranno i punti vendita Amazon?
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Addio supermercato, ecco come faremo la spesa: i punti vendita Amazon una sorta di hub
Ma Amazon ha intenzione di cambiare completamente il concetto stesso di ‘fare la spesa’: analizziamo quali sono i progetti e come cambieranno le vite dei consumatori. Il punto vendita Amazon dovrebbe essere organizzato in questo modo: il cliente entra e parcheggia, mentre un insieme di sensori riconosce la targa e gli ordinativi fatti su internet; in men che non si dica, arriva un commesso che recapiterà le buste contenenti la spesa effettuata, mediante accreditamento dei costi su carta di credito. I negozi, allora, saranno snelli; non vi saranno più le casse; non ci saranno più (soprattutto!) le file alle casse; i punti vendita diventeranno dei centri si smistamento, una sorta di terminale finale di una transazione completamente online.
Tutti contro la rivoluzione alimentare Amazon
Per concludere, qualche dato che proviene dagli Usa su come i mercati hanno accolto la notizia del matrimonio tra Amazon e Whole Foods: ebbene, le più importanti catene di distribuzione alimentare, da Wal Mart a Target, passando per Costco, Kroger e Safeway, hanno fatto segnare un crollo del proprio titolo in borsa, tra il 5 e il 9%.
Jeff Bezos continua a sorridere e spera ben presto di diventare l’uomo più ricco del mondo: al momento, l’ideatore e fondatore di Amazon si trova soltanto al secondo posto.