La truffa della targa clonata sta spaventando tutti, come difendersi?

I criminali ne inventano un'altra, ecco la truffa della targa clonata, scopriamo di cosa si tratta e soprattutto come difendersi.
3 mesi fa
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truffa targa clonata

Ci mancava anche questa, purtroppo il malviventi non conoscono soste e se ne inventano una nuova in continuazione. Ora spunta la truffa della targa clonata, di cosa si tratta? Gli esperti l’hanno già considerata la più subdola tra gli illeciti che possono colpire gli automobilisti. Questa frode consiste nell’utilizzare la targa di un’auto su un altro veicolo per commettere reati, truffe o violazioni del codice stradale, facendo ricadere le conseguenze sull’ignaro proprietario della targa clonata. Molti automobilisti si sono trovati improvvisamente con multe ingiuste o addirittura coinvolti in indagini per reati che non avevano commesso.

Come funziona la truffa della targa clonata

Il meccanismo della truffa è semplice: i malintenzionati copiano la targa di un’automobile e la applicano su un veicolo simile per commettere reati o evitare sanzioni. Un caso emblematico è quello di un uomo di Milano, accusato ingiustamente di truffa aggravata perché la targa del suo veicolo era stata clonata e utilizzata su un’auto dello stesso modello, ma di colore diverso. Solo grazie alle telecamere si è scoperto che l’auto dei truffatori era grigia, mentre quella dell’uomo era bianca. Un’altra variante di questa truffa è avvenuta a Brindisi, dove una donna è stata contattata telefonicamente da un presunto carabiniere, che le ha riferito di un reato commesso con la sua auto. Le è stato suggerito di recarsi alla motorizzazione per chiarire la situazione, ma mentre era fuori casa, i ladri hanno approfittato della sua assenza per derubare la madre anziana.

I segnali di una possibile clonazione di targa possono manifestarsi in vari modi, come ricevere multe per infrazioni commesse in luoghi dove non si è mai stati o reati che non si sono commessi. Spesso i truffatori utilizzano metodi semplici per modificare le targhe, usando del nastro isolante o bianchetto per alterare numeri e lettere. Se si riceve una multa inaspettata o si viene accusati di un reato non commesso, è fondamentale agire rapidamente.

La prima cosa da fare è presentare una denuncia alla polizia stradale contro ignoti, spiegando la situazione. Successivamente, bisogna fornire prove che dimostrino che non si era presenti nel luogo del presunto reato, come testimonianze o documenti che provano la propria presenza altrove.

Come proteggersi e verificare la clonazione della targa

Per proteggersi da questa truffa, è consigliabile fare dei controlli regolari sulla propria targa. Esistono piattaforme online che permettono di verificare eventuali anomalie, come il servizio web del Ministero dell’Interno, utile per ottenere informazioni sulle targhe prima di acquistare un veicolo usato e assicurarsi che non siano coinvolte in truffe precedenti. Inoltre, è sempre buona norma prestare attenzione a eventuali comunicazioni sospette, soprattutto quelle che richiedono di agire in fretta o recarsi in luoghi specifici senza un preavviso chiaro. Spesso, i truffatori utilizzano la pressione psicologica per spingere le vittime a compiere azioni avventate.

La truffa della targa clonata è un raggiro insidioso che può colpire chiunque, causando disagi e problemi legali a persone innocenti. È importante essere consapevoli dei segnali di una possibile clonazione e sapere come difendersi, denunciando immediatamente le anomalie e utilizzando i servizi online per monitorare la propria targa. Agire rapidamente può evitare conseguenze gravi e garantire una maggiore sicurezza per i propri veicoli e la propria tranquillità.

I punti chiave…

  • i truffatori copiano la targa di un’auto e la usano su un veicolo simile per commettere reati o evitare sanzioni, facendo ricadere le conseguenze sull’ignaro proprietario.
  • se si ricevono multe o accuse ingiustificate, è fondamentale denunciare subito alla polizia stradale e fornire prove della propria innocenza, come testimonianze o documenti.
  • monitorare regolarmente la targa tramite piattaforme online, come il servizio del Ministero dell’Interno, e diffidare di comunicazioni sospette che chiedono di agire rapidamente.

Daniele Magliuolo

Redattore di InvestireOggi.it dal 2017 nella sezione News, si occupa di redazione articoli per il web sin dal 2010.
Tra le sue passioni si annoverano cinema, filosofia, musica, letteratura, fumetti e altro ancora. La scrittura è una di queste, e si dichiara felice di averla trasformata in un vero e proprio lavoro.
Nell'era degli algoritmi che archiviano il nostro sentire al fine di rinchiuderci in un enorme echo chamber, pone al centro di ogni suo articolo la riflessione umana, elemento distintivo che nessuna tecnologia, si spera, potrà mai replicare.

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