La tua pensione nel 2025: quanto prendi (in meno) rispetto agli importi vecchi

Quanto si prende in meno di pensione nel corso del 2025 rispetto agli importi vecchi? Ecco cosa sta succedendo.
22 ore fa
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Foto © Pixabay

Pensioni più basse nel 2025 rispetto agli anni passati. Come canta Ultimo con il brano Sogni appesi: “Quando ascoltavo la gente parlare mentre dava lezioni, non ho saputo imparare ed ora disegno le delusioni, le conclusioni. È facile avere ambizioni, un po’ meno concretizzarle”.

Tanti sono i sogni nel cassetto che ogni persona può custodire, con la speranza che un giorno diventino realtà. Purtroppo non sempre è possibile, ma questo non vuol dire che si debba smettere di sognare. Lo sanno bene i tanti lavoratori che ogni mattina si alzano per andare a lavoro, con la speranza di andare un giorno in pensione.

Proprio quest’ultima diventa spesso oggetto di discussione per via dei requisiti di accesso, considerati così stringenti da rendere l’accesso quasi un’utopia. Se tutto questo non bastasse, gli importi si rivelano essere molte volte talmente bassi da non riuscire a coprire le esigenze degli anziani.

Una situazione che potrebbe rivelarsi ancora più critica per chi andrà in pensione a partire dal 2025. Ciò poiché rischia di percepire un assegno più basso rispetto a chi è andato in pensione prima. Ecco cosa aspettarsi.

La tua pensione nel 2025: quanto prendi (in meno) rispetto agli importi vecchi

Il rinvio delle pensioni non tocca chi ha iniziato a lavorare molto presto, ma non si escludono effetti negativi sugli assegni di coloro che andranno in pensione a partire dal 2025. Chi va in pensione a partire dal 1° gennaio dell’anno in corso, infatti, avrà un assegno più basso a parità di montante contributivo, rispetto all’anno passato. Ma per qual motivo?

Tutto ciò avviene per effetto dell’aumento dell’aspettativa di vita che comporta una riduzione dei coefficienti di trasformazioni.

Quest’ultimi vengono applicati al montante contributivo e risultano essere differenti a seconda dell’età anagrafica del soggetto nel momento in cui accede al trattamento pensionistico. In particolare ad un’età più alta corrisponde un coefficiente più elevato. La conseguenza è che questo valore influenza in modo diretto l’importo finale dell’assegno pensionistico.

L’aggiornamento dei coefficienti di trasformazione, ricordiamo, ha luogo ogni due anni e viene effettuato basandosi sulle rilevazioni ISTAT in merito all’adeguamento alle aspettative di vita. Come è possibile evincere dal sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, a causa degli ultimi aggiornamenti i coefficienti di trasformazione risultano essere più bassi rispetto all’anno passato. Proprio per questo motivo, a parità di montante contributivo, chi accede alla pensione a partire dal 1° gennaio 2025 si vedrà erogare un assegno più basso rispetto al 2024.

A quanto ammonteranno le pensioni nel 2025

A titolo di esempio, per una persona con un montante contributivo pari a 500 mila euro, l’importo del trattamento pensionistico nel 2024 sarebbe stato pari a 2.201,15 euro al mese. Nel 2025, invece, tale importo scende a 2.156,92 euro.

In presenza di un montante contributivo pari a 200 mila euro, invece, l’importo dell’assegno pensionistico nel 2024 sarebbe stato pari a 880,46 euro, mentre nel 2025 scende a quota 862,76 euro. Un soggetto con un montante contributivo pari a 180 mila euro, nel 2024 avrebbe avuto diritto a 792,41 euro.

A parità di montante contributivo, invece, chi andrà in pensione nel 2025 si vedrà corrispondere 776,49 euro. Una riduzione dell’assegno pensionistico rispetto agli importi vecchi che non farà di certo piacere a tutti coloro che andranno in pensione a partire dal 2025.

Veronica Caliandro

In InvestireOggi.it dal 2022 si occupa di articoli e approfondimenti nella sezione Fisco. E’ Giornalista pubblicista.
Laureata in Economia Aziendale, collabora con numerose riviste anche su argomenti di economia e attualità. Ha lavorato nel settore del marketing e della comunicazione diretta, svolgendo anche attività di tutoraggio.

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