Nel 2022 il pensionato all’estero dovrà dimostrare di essere in vita tramite una videochiamata con l’ufficio consolare. Prima però il pensionato riceverà un modulo per la richiesta di attestazione dell’esistenza in vita.
Vediamo come comportarsi.
Pensionato all’estero, come attestare l’esistenza in vita
Per chi riceve le pensione italiana all’estero l’INPS vuole accertarsi dell’esistenza in vita. A tal fine, tramite, Citibank NA (ossia, l’istituto di credito che segue i pagamenti delle pensioni italiani per chi risiede fuori dal nostro Paese), invierà dal 7 febbraio 2022, agli interessati, i moduli di attestazione.
I destinatari saranno i pensionati che sono residenti nel continente americano, nei Paesi scandinavi, negli Stati dell’Est Europa e Paesi limitrofi, ma anche in Asia, Medio ed Estremo Oriente.
Una volta ricevuto e compilato il modulo, quest’ultimo andrà consegnato in presenza fisica, entro 4 mesi, quindi entro il 7 giugno 2022, presso i soggetti qualificati come consolati, patronati o autorità locali che potranno, pertanto, attestare l’effettiva esistenza in vita del pensionato all’estero.
La videochiamata e le date da ricordare
In considerazione anche dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 e, quindi, per evitare assembramenti, sarà ammesso attivare una videochiamata tramite Skype, Zoom, WhatsApp o Teams.
Se entro il 7 giugno 2022, l’INPS non riceverà alcuna risposta allora procederà in questo modo:
- pagherà la pensione di luglio 2022 in contanti presso le agenzie di Western Union
- se entro il 19 luglio 2022 non sarà ritirata personalmente la pensione di luglio o se entro la stessa data non sarà presentata alcuna attestazione in vita si procederà a sospendere la pensione a decorrere da quella di competenza di agosto 2022.
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