La vittoria degli Azzurri a Londra può valere 12 miliardi di euro per l’economia italiana

L'impresa storica della Nazionale di calcio avrebbe ripercussioni positive di lungo periodo per l'economia italiana. L'impatto arriverebbe allo 0,7% del PIL.
3 anni fa
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L'impatto della vittoria degli Azzurri sul PIL

E’ ufficiale: l’11 luglio è una data portafortuna per l’Italia. La vittoria degli Azzurri di ieri alla finale degli europei di calcio contro l’Inghilterra arriva nello stesso giorno in cui nel 1982 la Nazionale fece l’impresa ai mondiali di Spagna. La federazione tricolore porta a casa il massimo risultato non soltanto in termini sportivi, bensì anche economici.

Con la vittoria degli Azzurri di ieri sera a Euro 2020, la nostra Nazionale incassa 28,5 milioni di euro. Una boccata d’ossigeno in tempo di Covid.

Ma sarebbe molto riduttivo immaginare che questo sia l’unico beneficio economico. Secondo Simona Caricasulo, docente di Economia aziendale alla Luiss “Guido Carli” di Roma, l’impresa varrebbe per l’economia italiana qualcosa come lo 0,7% del PIL o 12 miliardi di euro.

L’economista ha notato, infatti, che dopo i mondiali vinti nel 2006, le esportazioni italiane crebbero del 10%. E l’andamento positivo vi fu anche negli anni successivi. In effetti, nel 2008 il Made in Italy fatturava il 40% in più del 2005, l’anno precedente alla vittoria. Sarebbe forse ingenuo pensare che quel trend si ebbe solamente a seguito dei mondiali, né può essere facilmente stimabile l’impatto di questi ultimi. Ad ogni modo, l’effetto c’è stato.

Vittoria degli Azzurri accelera l’uscita dalla crisi

Secondo le ultime stime della Commissione europea, il PIL italiano crescerà del 5% quest’anno e del 4,2% nel 2022. Un aumento ulteriore dello 0,7% ci farebbe superare la crisi provocata dalla pandemia con un certo anticipo. Entro la fine dell’anno prossimo, l’Italia sarebbe tornata ai livelli pre-Covid. Ma perché la vittoria degli Azzurri dovrebbe sostenere il nostro export? Tipico effetto immagine. Il marchio Italia aumenterebbe di appeal e indurrebbe i consumatori stranieri a propendere maggiormente per l’acquisto di prodotti e servizi del Bel Paese.

L’impulso maggiore potrebbe arrivare dal turismo, una voce devastata dalla pandemia.

Neppure quest’anno potremo confidare sul ritorno dei vacanzieri stranieri, in parte a causa delle restrizioni ancora vigenti in Italia e all’estero. Quanto inciderà sulla scelta di trascorrere le ferie in Italia, anziché in un’altra località del Mediterraneo, la vittoria degli Azzurri allo Stadio Wembley di Londra? In attesa di una risposta, sappiamo che è come se ieri sera avessimo mandato in onda un maxi-spot nel resto del mondo. Infine, il felice epilogo sosterrebbe l’umore degli stessi consumatori italiani, già di per sé propensi con l’allentamento delle restrizioni al ritorno alla normalità.

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Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
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