E’ ufficiale: l’11 luglio è una data portafortuna per l’Italia. La vittoria degli Azzurri di ieri alla finale degli europei di calcio contro l’Inghilterra arriva nello stesso giorno in cui nel 1982 la Nazionale fece l’impresa ai mondiali di Spagna. La federazione tricolore porta a casa il massimo risultato non soltanto in termini sportivi, bensì anche economici.
Con la vittoria degli Azzurri di ieri sera a Euro 2020, la nostra Nazionale incassa 28,5 milioni di euro. Una boccata d’ossigeno in tempo di Covid.
L’economista ha notato, infatti, che dopo i mondiali vinti nel 2006, le esportazioni italiane crebbero del 10%. E l’andamento positivo vi fu anche negli anni successivi. In effetti, nel 2008 il Made in Italy fatturava il 40% in più del 2005, l’anno precedente alla vittoria. Sarebbe forse ingenuo pensare che quel trend si ebbe solamente a seguito dei mondiali, né può essere facilmente stimabile l’impatto di questi ultimi. Ad ogni modo, l’effetto c’è stato.
Vittoria degli Azzurri accelera l’uscita dalla crisi
Secondo le ultime stime della Commissione europea, il PIL italiano crescerà del 5% quest’anno e del 4,2% nel 2022. Un aumento ulteriore dello 0,7% ci farebbe superare la crisi provocata dalla pandemia con un certo anticipo. Entro la fine dell’anno prossimo, l’Italia sarebbe tornata ai livelli pre-Covid. Ma perché la vittoria degli Azzurri dovrebbe sostenere il nostro export? Tipico effetto immagine. Il marchio Italia aumenterebbe di appeal e indurrebbe i consumatori stranieri a propendere maggiormente per l’acquisto di prodotti e servizi del Bel Paese.
L’impulso maggiore potrebbe arrivare dal turismo, una voce devastata dalla pandemia.