La vittoria di Trump a suon di miliardi, c’è chi guadagna e chi no

La vittoria di Trump vista dai ricconi del pianeta. I miliardari che ci guadagnano e quelli che ci perdono chi sono?
1 mese fa
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vittoria Trump

Tutto è relativo, c’è chi guadagna e chi no. Non è soltanto una questione di ideologia, anzi ormai nel mondo le ideologie contano davvero poco. Il denaro comanda su ogni cosa, e la vittoria di Trump diventa esperimento relativistico se confrontata con i guadagni dei miliardari. Alcuni incassano, altri vanno subito in perdita. Vediamo chi sono.

La il successo di Donald Trump ha segnato non solo un cambio di rotta per la politica americana, ma anche per le finanze di alcuni tra gli uomini più ricchi al mondo.

Alcuni hanno visto crescere esponenzialmente il loro patrimonio, mentre altri hanno subito perdite non indifferenti. Analizzando i dati del Bloomberg Billionaires Index aggiornati al 7 novembre, emergono nomi celebri come Elon Musk e Jeff Bezos, che hanno registrato incrementi significativi del loro patrimonio, mentre altri hanno visto una diminuzione sostanziale. In questo articolo esploreremo chi sono i ricchi che hanno guadagnato e chi ha perso, per poi fare un punto sulla situazione italiana.

I miliardari che hanno guadagnato: Musk, Bezos e Ellison

Tra i maggiori beneficiari della vittoria di Trump troviamo Elon Musk, Jeff Bezos e Larry Ellison. Questi magnati della tecnologia hanno potuto approfittare del clima economico e finanziario che si è venuto a creare. Elon Musk, fondatore di Tesla e SpaceX, ha visto il proprio patrimonio crescere di ben 26,5 miliardi di dollari, raggiungendo una cifra astronomica di 290 miliardi di dollari. Questo aumento potrebbe essere dovuto alla politica favorevole alle imprese tecnologiche e innovative promossa da Trump.

Anche Jeff Bezos, fondatore di Amazon e uno degli uomini più ricchi del mondo, ha beneficiato della vittoria di Trump. Il suo patrimonio è aumentato di oltre 7 miliardi di dollari, permettendogli di avvicinarsi alla soglia dei 230 miliardi. La crescita delle azioni Amazon e la costante espansione della società hanno contribuito a questo incremento, alimentato ulteriormente da una politica favorevole al commercio online.

Infine, Larry Ellison, ex amministratore delegato di Oracle, ha registrato un aumento del suo patrimonio di quasi 10 miliardi, arrivando a un totale di 193 miliardi di dollari. Ellison, noto per la sua posizione favorevole alla politica di Trump, sembra aver tratto vantaggio dalle decisioni economiche del presidente, beneficiando di politiche aziendali che hanno incentivato il settore tecnologico e favorito investimenti nelle grandi aziende americane.

Vittoria Trump, male per Arnault, Zuckerberg e altri

Non tutti i super ricchi hanno tratto vantaggi dalla vittoria di Trump. In particolare, alcuni miliardari del settore del lusso e della tecnologia hanno visto diminuire il loro patrimonio. Bernard Arnault, presidente e CEO di LVMH e uomo più ricco d’Europa, ha subito una perdita di 2,85 miliardi di dollari, con un patrimonio che scende a 173 miliardi. La riduzione del valore del suo patrimonio può essere attribuita a fluttuazioni nei mercati internazionali e a una riduzione della domanda per i beni di lusso, in parte dovute alle politiche economiche e commerciali adottate negli Stati Uniti.

Anche Mark Zuckerberg, co-fondatore di Facebook, ha registrato una perdita di 80,9 milioni di dollari, portando il suo patrimonio a 202 miliardi. Sebbene la perdita di Zuckerberg sia inferiore a quella di Arnault, resta comunque significativa. Il suo patrimonio è stato influenzato dalle tensioni tra Facebook e l’amministrazione Trump, con critiche sulla gestione della piattaforma riguardo alla privacy e alla moderazione dei contenuti.

Tra gli altri miliardari che hanno visto una riduzione delle loro ricchezze ci sono anche figure meno note al grande pubblico, ma comunque molto influenti nel settore finanziario globale. Il clima instabile sui mercati finanziari internazionali, causato da politiche che hanno influenzato in modo diretto o indiretto il settore della tecnologia e dei beni di lusso, ha inciso sui loro guadagni.

Il punto della situazione in Italia: chi ha guadagnato e chi ha perso

La vittoria di Trump ha avuto conseguenze anche per alcuni ricchi italiani.

Tra questi, Giovanni Ferrero, erede del gruppo Ferrero, ha subito una perdita di 974 milioni di dollari, scendendo a un patrimonio di 38,2 miliardi di dollari. Questa flessione è dovuta a dinamiche internazionali che influenzano anche l’industria alimentare, la quale risente dei cambiamenti nelle politiche commerciali e delle fluttuazioni del dollaro rispetto all’euro.

Anche Giorgio Armani, famoso stilista e imprenditore, ha registrato una lieve perdita di 48 milioni di dollari, posizionandosi ora con un patrimonio di 7,14 miliardi. La diminuzione dei consumi e il calo delle vendite nei mercati chiave hanno inciso negativamente anche sui suoi profitti. Tuttavia, si tratta di una perdita contenuta rispetto a quelle registrate da altri miliardari italiani e internazionali.

In conclusione, la vittoria di Donald Trump ha prodotto effetti misti sui patrimoni dei super ricchi: alcuni, come Musk e Bezos, hanno visto crescere le proprie ricchezze, mentre altri, come Arnault e Ferrero, hanno subito perdite significative. In Italia, l’impatto si è concentrato su settori come l’alimentare e il lusso, con perdite che riflettono le tendenze globali.

In sintesi…

  • La vittoria di Trump ha avvantaggiato miliardari come Elon Musk, Jeff Bezos e Larry Ellison, che hanno visto aumentare significativamente i loro patrimoni grazie alle politiche economiche favorevoli alla tecnologia.
  • Alcuni ricchi, come Bernard Arnault e Mark Zuckerberg, hanno subito perdite, soprattutto a causa di fluttuazioni di mercato e delle tensioni con l’amministrazione Trump, che hanno colpito i settori del lusso e della tecnologia.
  • Anche in Italia, super ricchi come Giovanni Ferrero e Giorgio Armani hanno registrato lievi perdite nei loro patrimoni, risentendo degli effetti globali legati alla politica economica americana.

Daniele Magliuolo

Redattore di InvestireOggi.it dal 2017 nella sezione News, si occupa di redazione articoli per il web sin dal 2010.
Tra le sue passioni si annoverano cinema, filosofia, musica, letteratura, fumetti e altro ancora. La scrittura è una di queste, e si dichiara felice di averla trasformata in un vero e proprio lavoro.
Nell'era degli algoritmi che archiviano il nostro sentire al fine di rinchiuderci in un enorme echo chamber, pone al centro di ogni suo articolo la riflessione umana, elemento distintivo che nessuna tecnologia, si spera, potrà mai replicare.

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