L’anno nero della Juventus, valore in borsa più che dimezzato e nel 2022 De Ligt in dubbio

Il 2021 è stato un anno da dimenticare per la Juventus, che in borsa ha perso più della metà del suo valore. E De Ligt andrebbe al Barcellona
3 anni fa
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Juventus e l'anno nero del 2021

La Juventus esce da un anno da dimenticare. Il 2021 ha visto la società di Andrea Agnelli in affanno su tutti i fronti. Per la prima volta dopo nove anni, non ha vinto lo scudetto; in Champions League si è fermata agli ottavi; ha annunciato la nascita della Superlega in aprile per assistere al suo sfarinamento dopo sole 48 ore; ha perso Cristiano Ronaldo; ha iniziato malamente il campionato in corso; ha accusato una maxi-perdita a bilancio di 210 milioni di euro, richiedendo il secondo aumento di capitale in due anni e per la bellezza di 400 milioni; è stata indagata su numerose plusvalenze sospette; in borsa ci ha rimesso più della metà del suo valore, qualcosa come oltre mezzo miliardo.

Difficile immaginare un anno peggiore. Eppure, il 2022 non si apre con buone notizie. La partita di Supercoppa contro l’Inter al San Siro si sarebbe dovuta giocare il 12 gennaio, ma i club hanno deciso di sospendere la vendita dei biglietti dopo la decisione del governo di ridurre dal 75% al 50% della capienza il numero massimo dei tifosi ammessi negli stadi, al fine di frenare i contagi. A parte che le perdite già sono stimate in 1,5 milioni, non minori sarebbero i problemi organizzativi. Il match, pertanto, è stato rinviato.

La Juventus venderà De Ligt al Barcellona?

La stretta ai botteghini impatterà negativamente su tutte le società di calcio italiane, ma la Juventus parte già da un impianto di capienza minore (40.000 persone), per cui dovrà limitarsi fino a nuovo ordine a vendere solamente 20.000 biglietti per ogni partita casalinga. E per i tifosi bianconeri, le cattive sorprese potrebbero non essere finite. Gira voce in Spagna che il Barcellona abbia messo gli occhi su Matthijs De Ligt, il giovane difensore olandese della Juventus. In teoria, risulta “blindato” da un contratto quinquennale in scadenza solamente nel giugno 2024. La clausola rescissoria, tuttavia, è stata fissata bassa: soli 125 milioni.

Addirittura, sembrerebbe che la Juventus lo svincolerebbe a favore del Barcellona per 75 milioni.

De Ligt fu ingaggiato a metà 2019 per 85,7 milioni (inclusi gli oneri accessori), per cui alla fine di questa stagione a bilancio varrebbe ancora 34,3 milioni. Sotto questa cifra, venderlo infliggerebbe alla Juventus perdite. Per fortuna, ha un valore di mercato circa doppio. Se il Barcellona pagasse i 125 milioni della clausola, la società bianconera metterebbe a bilancio una plusvalenza di circa 90,7 milioni. Se la clausola fosse abbassata a 75 milioni, la plusvalenza sarebbe di 40,7 milioni. In più, risparmierebbe 8 milioni di stipendio netto annuo, cioè sui 10,5 milioni lordi. Tuttavia, dovrebbe evidentemente rimpiazzare l’olandese con qualche nuovo ingaggio, per cui l’effetto benefico netto sui conti risulterebbe minore.

E’ probabile che la permanenza di De Ligt alla Juventus dipenderà dal cammino in Champions. Arrivare più in fondo possibile rianimerebbe ambizioni e speranze di una rosa ultimamente sfiduciata e accrescerebbe la voglia di restare del difensore. In caso contrario, i tifosi potrebbero doversi preparare a piangere un altro addio dopo quello a sorpresa di CR7 a stagione iniziata.

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Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
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