L’argento nel 2022 può splendere tra inflazione e svolta green

Il prezzo dell'argento quest'anno è andato giù molto più dell'oro, ma il 2022 dovrebbe essere tutta un'altra storia
3 anni fa
1 minuto di lettura
Argento meglio dell'oro
Argento meglio dell'oro © Licenza Creative Commons

Quest’anno è stato negativo per i metalli preziosi, ma l’argento ha pagato più dell’oro. Se questi perde meno del 5%, le perdite del primo arrivano al 15%. I prezzi sono scesi sotto 23 dollari l’oncia. Erano sopra i 26 dollari all’inizio del 2021. Il mercato è solito mettere in relazione i prezzi di questi due metalli per capire se l’argento sia o meno sopravvalutato. Ebbene, siamo passati da un rapporto di 72 a uno di 79. Storicamente, a valori attorno a 80 dovremmo attenderci un recupero del silver.

Per prima cosa, dobbiamo chiederci cosa sia andato storto quest’anno per i due metalli preziosi. La reflazione avrebbe dovuto rinvigorirne le quotazioni, ma è accaduto il contrario. In realtà, veniamo da un 2020 molto positivo per entrambi. L’argento valeva poco più di 18 dollari a fine 2019, l’oro meno di 1.560 dollari. Dunque, il mercato avrebbe anticipato quanto sarebbe accaduto a seguito della pandemia.

C’è una differenza sostanziale tra oro e argento. Entrambi sono percepiti come una difesa contro l’inflazione, ma il secondo ha un impiego industriale molto più diffuso. Infatti, il 50% della sua domanda riguarda proprio scopi produttivi. E quest’anno questa componente della domanda è cresciuta, ma è stata sostanzialmente compensata dal calo sul fronte della gioielleria. Peraltro, il 2021 non è andato come si sperava, tra colli di bottiglia e nuove ondate di contagi da Covid a frenare la ripresa della produzione mondiale.

Argento e possibile svolta nel 2022

Il 2022 dovrebbe segnare la svolta. Con il COP26 di Glasgow, il pianeta sembra avere abbracciato (a parole) la svolta “green”. I governi punteranno maggiormente sulle energie rinnovabili e il contenimento delle emissioni inquinanti stravolgerà il mercato dell’auto, con il passaggio di testimone dal motore a combustione a quello elettrico. Per l’argento si tratta di una svolta positiva. Esso è impiegato nella produzione di pannelli solari e maggiormente per la costruzione di motori elettrici.

Considerate anche che nei periodi di forte reflazione il rapporto tra oro e argento è arrivato a collassare a cifre che oggi considereremmo incredibili. Nel gennaio del 1980, a fronte di 650 dollari per acquistare un’oncia di oro, ne servivano quasi 40 per una di argento. Il rapporto piombò a 17. E la media storica si attesta intorno a 40. In altre parole, l’argento oggi risulterebbe molto deprezzato rispetto all’oro. In una prospettiva di lungo periodo, converrebbe farci più di un pensierino. Se crediamo che l’oro si porti a – poniamo – 5.000 dollari l’oncia entro i prossimi 5-10 anni, dovremmo attenderci un argento almeno tra 60 e 100 dollari. E se il rapporto tendesse ai valori di 40 anni fa, il boom diverrebbe ancora più spettacolare.

[email protected]

Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
Il suo motto è “Il lettore al centro grazie a una corretta informazione”; ogni suo articolo si pone la finalità di accrescerne le informazioni, affinché possa farsi un'idea dell'argomento trattato in piena autonomia.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

sul tema ECONOMIA

Articolo precedente

Credito d’imposta prodotti riciclati economia circolare. Le regole in Gazzetta ufficiale

Batosta bollo auto 2022, quali esenzioni a rischio cancellazione
Articolo seguente

Risparmiare sul bollo auto è possibile: ecco come