Le diciture “late di soia” e “latte di riso” non sono più a norma poichè i prodotti vegetali non possono essere paragonati a quelli di origine animale come il latte, lo yogurt. A stabilrlo la Corte di Giustizia Europea secondo cui non importata se la bevanda commercializzata specifichi sulla confezione che si tratta di una bevanda di origine vegetale. Per l’Unione Europea non si tratta di latte e quindi è vietato per soia e riso utilizzare il nome latte.
Il nome latte può essere applicato soltanto a prodotti lattiero-caseari e non a quelli vegetali.
I termini latte, burro,panna, yogurt, d’ora i avanti potranno essere utilizzati soltanto per prodotti di origine lattiero-caseari poichè un animale come la mucca, la pecora o la capra, è un animale mentre una pianta è una pianta e le due cose non vanno confuse poichè i prodotti delle piante sono vegetali e quindi non si può parlare di latte di soia e di riso.
A tal riguardo esiste un regolamento dal 2007 con il quale si stabiliva che il termine “latte” poteva essere riferito soltanto a “rodotto dalla secrezione mammaria normale, ottenuto mediante una o più mungiture, senza alcuna aggiunta o sottrazione”.
La sentenza della Corte di Giustizia UE, però non riguarda il latte di cocco e quello di mandorla che potranno essere chiamati ancora latte.