Lavorare a Ferragosto è un obbligo oppure no? E’ notizia di questi ultimi giorni, ma verrebbe da dire anche degli ultimi anni, di lavoratori quasi obbligati a lavorare il giorno di festa. Ne ha parlato di recente anche il Resto del Carlino; operai e lavoratori costretti a lavorare per stare al passo con la clientela straniera che del 15 agosto è totalmente disinteressata.
I casi
Secondo quanto riporta il noto quotidiano, molte aziende rimangono aperte anche il giorno di Ferragosto per non perdere clienti stranieri che altrimenti sarebbero pronti a cambiare fornitore.
In Puglia, i sindacati Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil hanno annunciato uno sciopero contro le aperture dei negozi a Ferragosto. Perchè se i casi delle aziende aperte sono più rari, quello dei negozi o del settore commercio non lo sono affatto. I sindacati hanno così rilanciato una protesta per affermare “la contrarietà alle aperture dei negozi, supermercati, Iper e Centri Commerciali in prossimità delle festività nazionali” e chiedere il rispetto dei valori per le persone”. Insomma, il commercio non deve essere una necessità anche a Ferragosto, un tema che torna in auge dopo Natale, Pasqua, il 1 maggio e tutte le festività in cui chi opera in questi settori spesso è costretto a rinunciare al riposo per un obbligo consumistico.
Lavorare a Ferragosto non è un obbligo
Un tema che hanno affrontato spesso i sindacati secondo cui il lavoro a Ferragosto non è obbligatorio. Si tratta di lavoro nei giorni festivi, in cui il lavoratore ha diritto di scegliere se recarsi a lavoro o no. Il discorso riguarda soprattutto i dipendenti di supermercati e centri commerciali, che spesso sono aperti anche durante le feste per una vera e propria strategia di business ossia massimizzare i profitti proprio quando molti lavoratori sono a casa e magari potrebbero voler fare shopping. Non si parla però di servizi essenziali come quelli che offrono medici, infermieri, forze dell’ordine etc, ecco perchè il lavoro a Ferragosto non è obbligatorio. In ogni caso, chi sceglie di lavorare a Ferragosto lo fa per ottenere un incremento del salario che nel caso del settore commercio è fissato nel 30% in più della retribuzione prevista. In genere, per gli altri settori, la percentuale è fissata tra il 20% e il 60% in più. Per chi invece sceglie di non lavorare non succede nulla. A ribadirlo anche FILCAMS CGIL, FISASCAT CISL e UILTuCS UIL dell’Emilia Romagna, che già lo scorso anno avevano invitato ad astenersi dal lavoro il 15 agosto e nella pagina della Cigl si leggeva “La disponibilità al lavoro festivo è una scelta libera e autonoma di lavoratrici e lavoratori. Recenti sentenze confermano questa impostazione. Il datore di lavoro non può imporre al dipendente di lavorare in una giornata festiva e definisce illegittima l’eventuale sanzione disciplinare a punizione del rifiuto al lavoro festivo, se non vi sia stato preventivamente un assenso di quest’ultimo”.
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