Lavorare in cantiere con Partita IVA: gli operai diventano imprenditori di se stessi?

Sempre più operai nei cantieri edili non sono assunti ma lavorano con Partita Iva: i sindacati lanciano l’allarme
10 anni fa
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ape sociale

Un tempo la Partita Iva era ad esclusivo appannaggio di commercianti e professionisti: oggi il mondo del lavoro si è aggiornato ed esiste una vasta gamma di lavoratori autonomi che ingloba diversi settori professionali. Ma il confine tra legalità e finte Partite Iva non è sempre così nitido. Ci sono infatti professioni che difficilmente per natura sono autonome eppure ai lavoratori viene richiesto comunque di aprire una Partita Iva. Pensiamo ad esempio al caso noto e diffuso degli operatori di call center e dei collaboratori a progetto in genere (ne avevamo parlato più approfonditamente qui).

In questa analisi rientrano però sempre più frequentemente anche i cantieri edili.   I numeri relativi al calo delle contrattazioni bilaterali del settore parlano chiaro e non possono essere spiegati solo con la crisi economica che ha spinto molti cantieri a chiudere i battenti. Sempre meno aziende applicano il contratto dell’edilizia: in alcuni casi si cerca di adattare quello da metalmeccanico (più vantaggioso per i datori di lavoro del 10-12%) ma sono stati segnalati diversi casi in cui viene richiesta l’apertura di Partita IVA. Le imprese da un lato considerano il contratto dell’edilizia troppo gravoso. Ma per i lavoratori del cantiere questo significa meno tutele. Questo fenomeno non è nuovo ma fino a qualche tempo fa aveva carattere marginale mentre ora , secondo i nu

Alessandra De Angelis

In InvestireOggi.it sin dal 2010, svolge il ruolo di Caporedattrice e titolista, e si occupa della programmazione e selezione degli argomenti per lo staff di redazione.
Classe 1982, dopo una laurea in giurisprudenza lavora all’estero per poi tornare in Italia. Cultrice dell'arte della scrittura nelle sue diverse declinazioni, per alcuni anni si è anche occupata di Content Seo per alcune aziende del milanese.

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