Un dipendente in ferie può decidere di utilizzare questo periodo per lavorare presso un’altra azienda? In Italia non esiste alcuna norma che vieti di lavorare per un’altra azienda durante il periodo di ferie ma questa possibilità deve permettere, in ogni caso, al dipendente di recuperare le energie psicofisiche (motivo per il quale le ferie sono obbligatorie) rispettando, allo stesso tempo, la fedeltà al datore di lavoro (che non viene meno nel periodo di ferie).
Il lavoratore, quindi, che decide di dedicare le proprie ferie allo svolgimento di un altro lavoro non può farlo in attività che risultino in concorrenza con quella del proprio datore di lavoro.
Ricordiamo, inoltre, che le ferie sono un diritto costituzionalmente irrinunciabile e proprio per questo motivo non è possibile monetizzare i periodi di ferie non goduti (è possibile soltanto per quello che eccede le 4 settimane l’anno o nei casi di cessazione del rapporto di lavoro).
Se il dipendente, però, rinuncia alle proprie ferie per lavorare per un’altra azienda, non è sicuramente una repsonsabilità del datore di lavoro poichè il mancato recupero psicofisico del dipendente è imputabile solo a se stesso. Anzi, il datore di lavoro potrebbe sanzionare il dipendente che non ha reintegrato le proprie energie durante il periodo di ferie pregiudicando il profitto dello svolgimento del lavoro nell’anno successivo.
Se durante le ferie, però, si decide di svolgere un lavoro a chiamata, in maniera non continuativa, il lavoratore ha la possibilità di recupero psicofisico delle energie.