In pensione dopo 41 anni di contributi: scadenza domanda 2022 e requisiti extra da verificare

Aver iniziato a lavorare presto con 41 anni di contributi versati non basta per accedere alla pensione riservata ai lavoratori precoci.
3 anni fa
1 minuto di lettura

Entro il 1 marzo 2022 va presentata la domanda di pensione anticipata per lavoratori precoci. Resta poco tempo, quindi, per riservarsi la possibilità di ritirarsi per chi ha iniziato presto a lavorare.

L’istanza è atta a chiedere al Inps la verifica dei requisiti richiesti per andare in pensione. Fra questi, aver maturato 41 anni di contributi di cui almeno 12 mesi versati prima del compimento dei 19 anni di età.

Requisiti lavoratori precoci

Tuttavia aver lavorato almeno 12 mesi prima dei 19 anni di età e aver versato 41 anni di contribuzione durante la vita lavorativa non basta.

Per beneficiare del diritto alla pensione con quota 41 è necessario far valere anche uno stato precario o di disagio sociale e cioè:

  • trovarsi in stato di disoccupazione a seguito di perdita involontaria del posto di lavoro e risultare disoccupati da almeno tre mesi dall’evento:
  • assistere da almeno 6 mesi un parente di primo grado o il coniuge affetto da handicap grave;
  • avere capacità lavorativa ridotta accertata ai fini dell’invalidità civile pari o superiore al 74%;
  • svolgere attività lavorative usuranti da almeno 6 anni negli ultimi 7 prima della domanda di pensione;
  • essere lavoratori dipendenti addetti alle attività usuranti o ai lavoratori notturni con almeno 64 notti lavorate l’anno.

La domanda di pensione

Come detto, la domanda di pensione va presentata al Inps entro il 1 marzo 2022 e serve appunto ad accertare la sussistenza di detti requisiti. Non è necessaria l’interruzione del rapporto di lavoro.

Soddisfatti i requisiti, è concessa la pensione anticipata a coloro che hanno iniziato a lavorare in età precoce, magari rinunciando a percorsi formativi o di studio per necessità economiche.

Oltre il 1 marzo, la domanda di verifica sarà comunque accettata, ma non è detto che l’Inps poi riconosca subito la pensione. La liquidazione è concessa, infatti, solo nell’ambito di specifici vincoli di bilancio annuali. Pertanto se i fondi risultassero insufficienti l’interessato, benché in possesso dei requisiti, potrebbe subire ritardi.

La finestra d’uscita per la pensione lavoratori precoci si apre 3 mesi dopo la maturazione del requisito contributivo, cioè dopo il versamento effettivo di 2.132 settimane.

Mirco Galbusera

Laureato in Scienze Politiche è giornalista dal 1998 e si occupa prevalentemente di tematiche economiche, finanziarie, sociali

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