Lavoratori qualificati impatriati. Il nuovo decreto approvato dal Governo per chi viene dall’estero, non solo agevolazioni fiscali

La carta blu UE sarà rilasciata anche ai lavoratori stagionali in possesso dei requisiti richiesti per i lavori altamente qualificati
1 anno fa
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Impatariati
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Attrarre i lavoratori altamente qualificati semplificando loro l’accesso e la permanenza nel territorio italiano. Questo quanto si propone il nuovo decreto legislativo approvato dal Governo in data 17 luglio.

Tra le varie novità si segnala la semplificazione per lo svolgimento della propria attività lavorativa per dirigenti e specialisti operanti nei servizi delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione; la promozione dell’imprenditorialità innovativa, con la possibilità per i cittadini stranieri con carta blu UE di esercitare contemporaneamente sia l’attività di lavoro autonomo sia quella da dipendente.

Prima di entrare nello specifico del decreto approvato dal Governo, è utile partire dalle attuali agevolazioni fiscali in favore dei lavoratori impatriati, anche non altamente qualificati, in modo da avere un quadro completo delle agevolazioni in favore dei lavoratori che dall’estero si trasferiscono in Italia.

Lavoratori impatriati. Le agevolazioni fiscali in vigore

L’art.16 del D.Lgs 147/2015, consente ai lavoratori impatriati ossia che decidono di trasferirsi in Italia per prestare attività di lavoro dipendente o autonomo di godere di un’importante agevolazione fiscale.

In particolare, in favore dei lavoratori che spostano la loro residenza fiscale in Italia, nel periodo d’imposta in cui la residenza viene trasferita e nei successivi 4, il reddito di lavoro dipendente (o a esso assimilato) e di lavoro autonomo prodotto in Italia concorre alla formazione del reddito complessivo:

  • limitatamente al 30% dell’ammontare;
  • ovvero al 10% se la residenza è presa in una delle regioni Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sardegna, Sicilia.

In alcuni casi, il regime agevolato può essere prorogato per altri 5 anni.

Nel complesso, l’agevolazione in parola spetta se:

  • il lavoratore non è stato residente in Italia nei due periodi d’imposta precedenti il trasferimento e si impegna a risiedervi per almeno due anni;
  • l’attività lavorativa è svolta prevalentemente nel territorio italiano.

In base alle indicazioni di cui alla circolare n°33/2020, la detassazione è riconosciuta anche i cittadini italiani non iscritti all’Anagrafe degli italiani residenti all’estero (AIRE) purché, nei due periodi d’imposta precedenti il trasferimento, abbiano risieduto in un altro Stato ai sensi di una convenzione contro le doppie imposizioni sui redditi.

L’agevolazione in parola spetta anche per la partita Iva aperta dopo il rientro.

Impatriati altamente qualificati. Il nuovo decreto del Governo

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per gli affari europei,  ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo di attuazione della direttiva (UE) 2021/1883 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 ottobre 2021. Il decreto riguarda le condizioni di ingresso e soggiorno dei cittadini di paesi terzi che intendano svolgere lavori altamente qualificati.

La direttiva citata promuove un regime più attrattivo ed efficace per i lavoratori altamente qualificati provenienti da Paesi terzi, ampliando l’ambito di applicazione soggettiva e prevedendo procedure più rapide, criteri di ammissione flessibili e inclusivi, al fine di favorire una mobilità più agevole all’interno dell’Unione. Si veda il comunicato stampa del Governo.

In particolare, tra le principali modifiche introdotte, si segnalano:

  • la possibilità di rilasciare la carta blu UE anche ai lavoratori stagionali in possesso dei requisiti richiesti per i lavori altamente qualificati. Considerati quindi al di fuori delle quote massime di stranieri da ammettere nel territorio dello Stato per lavoro subordinato;
  • la facilitazione per l’ingresso di dirigenti e specialisti operanti nei servizi delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione;
  • la promozione dell’imprenditorialità innovativa, consentendo ai cittadini stranieri con carta blu UE la possibilità di esercitare un’attività autonoma in parallelo a quella di lavoro subordinato;
  • condizioni più favorevoli per il ricongiungimento familiare e per l’accesso al mercato del lavoro del coniuge e dei familiari del richiedente la carta blu UE.

Si tratta di misure di particolare rilievo che potranno rappresentare un elemento di attrattività, ossia spingere i lavoratori stranieri a venire in Italia.

Riassumendo…

  • I lavoratori che dall’estero si trasferiscono in Italia godono di una serie di agevolazioni soprattutto in campo fiscale;
  • il Governo ha approvato un nuovo decreto per attrarre lavoratori stranieri altamente qualificati;
  • la carta blu UE sarà rilasciata anche ai lavoratori stagionali impatriati in possesso dei requisiti richiesti per i lavori altamente qualificati;
  • sono agevolati non solo i lavoratori che vengono in Italia, ma anche il coniuge e gli altri familiari del lavoratore.

Andrea Amantea

Giornalista pubblicista iscritto all’ordine regionale della Calabria, in InvestireOggi da giugno 2020 in qualità di redattore specializzato, scrive per la sezione Fisco affrontando tutte le questioni inerenti i vari aspetti della materia. Ha superato con successo l'esame di abilitazione alla professione di Dottore Commercialista, si occupa oramai da diversi anni, quotidianamente, per conto di diverse riviste specializzate, di casi pratici e approfondimenti su tematiche fiscali quali fatturazione, agevolazioni, dichiarazioni, accertamento e riscossione nonché di principi giurisprudenziali espressi in ambito di imposte e tributi.

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