Il bonus 110 sta suscitando molto interesse. Ma bisogna stare attenti ai requisiti e anche ad alcune voci di spesa che potrebbe far lievitare il preventivo. Sono state fatte segnalazioni di aziende che, per chi chiede il 110, ammettono anche lo sconto in fattura ma, di contro, aumentano i prezzi in listino per i lavori.
Il punto è che chi non paga i lavori grazie al bonus 110 e allo sconto in fattura/cessione del credito, potrebbe essere meno attento al totale di spesa (certo purché rientri nel tetto massimo, cosa non sempre scontata!).
Lavori con il 110: preventivi gonfiati e chi ci guadagna
“Avevo chiesto un preventivo per la sostituzione di infissi (6 in tutto) nell’appartamento di mia madre lo scorso anno. Tra Covid etc non ho più cambiato i serramenti. Ora potrei inserirli in un progetto più ampio che include lavori trainanti. Accedendo al bonus 110 potrei recuperare tutto (o non pagare cedendo il credito). Ma ecco la cosa strana: torno nella stessa azienda e il preventivo (per lo stesso tipo di infissi) mi costa quasi il 40% in più. Mi costa è improprio forse perché rientrerebbero nel 110 ma la cosa mi appare sospetta. L’impresa si è giustificata adducendo un aumento di costi generale dovuto alle spese post pandemia”.
Il dubbio è lecito. Anzi ci sono aziende che, più candidamente, ammettono che i prezzi sono stati ritoccati a fronte dell’acquisto del credito. Succede con gli infissi ma anche con altri lavori trainanti o trainati: pannelli solari, cappotto, coibentazione etc.
Niente di illegale si può obiettare ma la questione è piuttosto morale visto che si tratta di bonus che lo Stato ha riconosciuto in un momento difficile per tutti e proprio per aiutare non solo i proprietari di casa ma anche le aziende operanti nel settore.
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