Sospiro di sollievo per i proprietari di casa che devono eseguire piccoli lavori in edilizia libera e per le piccole ditte edili. Approvato, infatti, in commissione bilancio al Senato, un emendamento alla legge di bilancio 2022 che elimina obbligo di visto e asseverazione congruità prezzi laddove si dovesse optare per sconto in fattura o cessione bonus.
Andiamo con ordine per capire la portata della novità.
Il nuovo obbligo di visto e asseverazione
Con l’intento di contrastare le frodi del campo delle agevolazioni fiscali legati ai lavori edili, con il decreto – legge n.
L’obbligo, tuttavia, sussiste solo laddove si decida di optare, in luogo della detrazione fiscale, per lo sconto in fattura o la cessione bonus.
La cosa ha fatto storcere il naso a proprietari di casa ed alle ditte esecutrice dei lavori, in quanto, ciò limiterebbe notevolmente la possibilità di opzione per sconto o cessione per quei lavori di piccoli importi. Occorre, infatti, anche considerare i costi da sostenere per l’acquisizione del visto e dell’asseverazione (ci riferiamo all’onorario dei professionisti).
A fronte di un lavoro di 1.000 euro, il costo del visto e dell’asseverazione incide notevolmente in termini di convenienza.
Cessione bonus senza visto e asseverazione per piccoli interventi
Ecco, quindi, che l’emendamento alla manovra di bilancio 2022, approvato stabilisce che visto e asseverazione non saranno necessari se trattasi di piccoli lavori realizzati in edilizia libera (ossia senza necessità di CILA o altre comunicazioni preventive al Comune).
Per piccoli lavori devono intendersi quelli fino a 10.000 euro. Questo significa, possibilità di optare per sconto in fattura o cessione bonus senza dover passare per visto ed asseverazione per lavori come la sostituzione della caldaia, il rifacimento di un piccolo impianto elettrico, sostituzione di alcuni infissi di casa.
Questo significa anche più possibilità di lavoro per le piccole ditte (elettricista, idraulico, ecc.).
Teniamo, comunque, a precisare che la novità dovrà trovare conferma nel testo definitivo della manovra 2022 che attende ancora il voto finale di fiducia di Senato e Camera.
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