Lo stop della cessione del credito è un rischio anche per chi ha già iniziato i lavori?

Lo stop alla cessione del credito vale anche per lavori iniziati 110 (superbonus) oppure in questo caso non c’è nessuna conseguenza?
2 anni fa
1 minuto di lettura
lavori iniziati 110, la cessione del credito è a rischio?

Lo stop alla cessione del credito nel campo del superbonus 110 e altri bonus edilizi sta portando numerosi interrogativo per i soggetti coinvolti. Tra tutti coloro che, ad esempio, hanno già lavori iniziati 110.

Ecco ad esempio un quesito arrivato in redazione

Sono proprietario di una casa su cui sto già facendo lavori ammessi al superbonus. L’impresa che sta facendo i lavori si è accordata con me per la cessione del credito. La CILAS risulta presentata il 10 gennaio 2023 e i lavori presumibilmente finiranno a giugno 2023.

Sono a chiedere se possono considerare ancora valido il contratto di cessione del credito stipulato con l’impresa oppure non potrò più fare tale operazione dopo che il governo ne ha deciso il blocco, che come leggo dai giornali e telegiornali si applica dal 17 febbraio 2023?

Cessione del credito e sconto, il decreto che dice basta

Rispondiamo al nostro lettore partendo da quanto ha deciso il governo con il decreto-legge n. 11 del 16 febbraio 2023. Un provvedimento che prevede lo stop alla possibilità di non poter più optare per lo sconto in fattura o cessione del credito nei bonus casa.

Il blocco, dice il decreto, vale per le opzioni fatte dal 17 febbraio 2023. Come scritto adesso, tuttavia, prevede delle eccezioni. Sono fatti salvi alcuni lavori purché siano rispettate alcune condizioni. Tra questi ci sono i lavori iniziati 110.

In dettaglio si stabilisce che NON si applica lo stop, quindi, lo sconto in fattura e la cessione del credito sono ancora possibili per quei lavori per i quali il titolo abilitativo (CILA, CILAS, ecc.) risulta presentata prima del 17 febbraio 2023.

In caso di lavori per i quali non è necessario il titolo abilitativo (c.d. interventi in edilizia libera), si potrà ancora fare sconto o cessione se i lavori sono già iniziati prima del 17 febbraio 2023.

Se poi si tratta di interventi condominiali, oltre a rispettare il requisito della data del titolo abilitativo o quella di inizio lavori, è anche necessario che la delibera assembleare risulti adottata con data anteriore al 17 febbraio 2023.

Cosa succede per i lavori iniziato 110

Dunque, nel quesito del lettore sui lavori iniziati 110 sembra che tutti questi requisiti siano rispettati. Infatti, gli interventi sono già iniziati prima del 17 febbraio 2023 e la CILAS anch’essa risulta presentata prima di questa data.

In conclusione, come scritto adesso, il decreto NON esclude il lettore dalla cessione del credito su lavori iniziati 110. Quindi, l’accordo con l’impresa resta valido e questa può acquisire il credito.

Si consideri, comunque, che il decreto – legge n. 11 del 2023 dovrà poi essere convertito in legge. Il testo che diventerà legge, dunque, potrebbe essere diverso rispetto a quello scritto dal governo e per ora in vigore.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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