Pensate di dare il massimo nel mondo del lavoro ma non riuscite ad emergere? Ritenete di essere migliori di altri colleghi, senza però vedere riconosciute le vostre qualità? Forse allora questo articolo vi aiuterà a capire che l’eccellenza nel proprio campo a volte non è sufficiente per fare carriera. Kerry Goyette, numero uno di Aperio Consulting Group, ha pubblicato un recente aggiornamento sulle abitudini che rischiano di rovinare la carriera, post poi ripreso dalla giornalista del Corriere della Sera Alice Scaglioni.
Essere perfezionisti
Il perfezionismo non paga, anche se spesso si è portati a credere il contrario. Infatti, il rischio è di non rispettare le scadenze o, peggio, vedere dei treni vantaggiosi passare davanti ai propri occhi.
Non avere fame di potere
Le persone che occupano le posizioni di vertice di un’azienda si lasciano solleticare dall’idea di essere infallibili e di volere sempre più potere. In questo modo, però, il rischio concreto è di cadere dal piedistallo in maniera fragorosa. La soluzione? Condividere, condividere, condividere.
Scaricare la responsabilità di colpa sui colleghi
Fare la parte delle vittime è uno degli errori assolutamente da evitare. La parola d’ordine è assumersi le proprie responsabilità e imparare dai fallimenti.
Avere la smania di controllo
Per fare carriera, è importante cercare di non avere troppa smania di controllo, perché alla lunga tale atteggiamento porta a una mancanza di iniziativa. Lavorare in team è la regola d’oro.
Essere impulsivi
L’impulsività esiste, fa parte di noi, ma nelle ore di lavoro è meglio che venga messa da parte. Molto meglio essere riflessivi, far passare i proverbiali 10 secondi prima di prendere una decisione affrettata.
Evitare sempre le discussioni
Fuggire dalle discussioni o dalle liti interne non è sempre un bene, anzi. Dietro a questo si può infatti nascondere una grande insicurezza.
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