Come riconoscere un buon imprenditore
Quali requisiti dovrebbe avere un buon imprenditore? Il discorso è ampio e difficile da esaurire in questa sede.
Tuttavia è possibile individuare alcuni tratti fondamentali che contraddistinguono un buon imprenditore da uno improvvisato. Un buon imprenditore è brillante e intraprendente ma anche pragmatico e realistico. E’ importante avere pazienza e competenza del settore in cui si lavora (il che presuppone anche la disponibilità ad aggiornarsi di continuo). A differenza di quanto si pensa inoltre serve possedere spirito di gruppo e capacità di lavorare in team: che siano soci, fornitori o dipendenti, un imprenditore deve relazionarsi con altre persone in modo diplomatico ma deciso. Fondamentale è il rispetto che poi diventa reciproco: un buon imprenditore non è quello temuto ma quello rispettato. Ovviamente chi non sa gestire lo stress e si fa prendere dal panico non potrà diventare un buon imprenditore perché nel lavoro autonomo sono tante le variabili da tenere sotto controllo e gli imprevisti non mancano. Per questo è importante anche essere ottimisti e flessibili.
Imprenditori famosi: scopri il modello a cui ispirarti
Se pensi che un imprenditore debba continuamente cercare nuove sfide, il tuo modello di riferimento è Coco Chanel: partita con una linea di cappelli, è poi passata gli abiti femminili e quindi a gioielli e accessori fino ai profumi. L’impero che ha lasciato alla sua morte è stato stimato in circa160 milioni di dollari l’anno.
Se la tua più grande caratteristica sul piano professionale è la mania del controllo, i tuoi leader di riferimento vanno ricercati nel mondo IT: Steve Jobs e Bill Gates erano entrambi famosi per questa peculiarità a volte al limite dell’ossessivo. Non sei socievole di natura? Essere introversi non deve essere necessariamente un ostacolo per diventare imprenditore. Basti pensare che 4 top manager di importanti aziende mondiali su 10 sono di carattere schivo. Un nome su tutti? Mark Zuckerberg. Non eri il primo della classe? Ti incoraggerà sapere che Bill Gates, Ted Turner, Richard Branson, hanno lasciato la scuola per trovare modelli di ‘formazione’ più stimolanti. E se la tua idea viene giudicata strampalata dalla massa ricorda che all’inizio anche Ruth Handler, l’inventrice della Barbie, era guardata con scetticismo, perfino dal marito.