Lavoro che c’è ma le aziende non trovano personale oppure lavoro che non c’è e i giovani stanno a spasso? Sembra questo il dubbio dell’ultimo periodo quando si parla di mercato del lavoro. Negli ultimi giorni hanno fatto scalpore due notizie, molto diverse tra loro, eppure accomunate dallo stesso tema: la mancanza di lavoro in Italia e la disoccupazione.
La ragione sta nel mezzo?
Nel primo caso si parlava di un imprenditore che cercava un fornaio, stipendio circa 1200 euro, ma non riusciva a trovare nessuno.
Leggi a tal proposito: Lavori ‘introvabili’: imprenditore cerca fornaio senza esperienza per 1.100 euro ma non trova nessuno
Ci ha scritto un lettore che ha voluto dire la sua sulla vicenda, e in più in generale, riflettere su quello che è oggi il mondo del lavoro con tutti i suoi problemi:
Ci vado io …a fare il lavoro senza esperienza. Ma i 1.100€ sono netti in busta paga? E soprattutto, sarà la vera retribuzione!!!!!?????? O fa come fanno molti imprenditori che ti fanno firmare una busta paga, che apparentemente è in regola con le norme e poi sei fortunato se percepisci la metà di quanto hai dichiarato di aver percepito. Io, per un anno, ho fatto il ragioniere in una cantina privata, a 600€/mese e gli 80 euro di Renzi ancora non si sa…. e non mi dilungo… una dei titolari diceva le stesse parole, cioè che non è vero che non c’è il lavoro, ma che la gente non ha voglia di lavorare! Buona giornata.
Appare dunque chiaro, prendendo come esempio limite la notizia di pochi giorni fa riportata da molte testate, che non è sempre facile prendere o meno una posizione. E’ vero che molti giovani hanno ideali lontani dal sacrificio rispetto a quelli di un tempo, ma è anche vero che non di rado le condizioni di lavoro sono inaccettabili. Gli stipendi sono bassi, mancano garanzie, benefits, spesso si lavora senza contratto e più del dovuto annullando la vita privata. Una recente ricerca del Censis aveva fatto luce sulla situazione lavorativa italiana mettendo in primo piano i cambiamenti subiti negli ultimi 20 anni: stipendi più bassi, grandi diseguaglianze tra chi fa l’impiegato e l’operaio e chi fa il dirigente, più intensità di lavoro, tanto che molti operai o impiegati hanno difficoltà a trovare il tempo per sé stessi. E’ giusto tutto ciò?
Altre ricerche, invece, fanno notare come spesso le aziende non riescono a trovare personale qualificato dando di fatto la colpa alla scuola e all’Università. Perché, allora, molti giovani lasciano l’Italia per l’estero e in poco tempo riescono ad avere opportunità che qui non possono avere?
L’ultimo caso esasperato arriva dalla Puglia, un annuncio di lavoro, poi modificato, in cui si cercava un barista disponibile a lavorare 14 ore al giorno per mille euro.
Annuncio di lavoro choc a Bari: barista per 14 ore, stipendio 1.000 euro
Di questo passo sarà difficile capire dove finiremo. Magari fino a che la dignità umana non sarà del tutto calpestata.
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