Una nostra lettrice pensionata ci pone un quesito interessante:
“Salve sono pensionata da un anno con quota 100. Mi chiedo: se aiuterò mio marito nel suo negozio ora che la commessa è in maternità rischio di perdere la pensione anche se non mi paga?”.
Il lavoro con Quota 100 è vietato anche se è svolto gratis?
Lavoro con Quota 100: quando è possibile?
La circolare INPS 11/2019 impone il divieto di cumulo estendendolo a tutti i redditi derivanti da qualunque attività lavorativa (anche svolta all’estero). Il divieto di lavorare è parziale, fino al compimento dell’età pensionabile (pensione di vecchiaia, a 67 anni).
L’unica eccezione al divieto di incumulabilità con i redditi da lavoro è il reddito di lavoro autonomo occasionale entro certi limiti. In pratica, quando si percepisce Quota 100, non si possono percepire redditi di lavoro autonomo e dipendente bensì soltanto redditi di lavoro autonomo occasionale fino ad un massimo di 5mila euro lordi annui.
Il pensionato, comunque sia, deve comunicare immediatamente all’Inps lo svolgimento di qualsiasi attività lavorativa, anche quella autonoma occasionale il cui reddito non superi i 5mila euro lordi annui.
Superata la soglia dei 5mila euro lordi annui scatta l’incumulabilità della pensione con il reddito da lavoro (anche autonomo).
Bisogna conteggiare i redditi da lavoro autonomo occasionale riferiti anche ai mesi dell’anno solare che precedono la pensione Quota 100, nonché quelli successivi alla maturazione dei requisiti per la pensione di vecchiaia.
Se si superano i 5mila euro lordi annui per redditi da lavoro occasionale il pagamento dell’assegno viene sospeso per tutto l’anno in cui vengono percepiti redditi da lavoro. I ratei eventualmente già erogati verranno recuperati dall’INPS.
Lavoro gratis con Quota 100: è ammesso?
La lettrice che percepisce Quota 100 aiuta suo marito in negozio a titolo gratuito in quanto la commessa è in maternità. Rischia di perdere la pensione?
Si parla di ‘redditi’ da lavoro in riferimento alla cumulabilità con la pensione Quota 100, non di lavoro senza reddito.
Non c’è alcun reddito da cumulare ma occorre giustificare la prestazione gratuita. In questo caso, la giustificazione c’è ed è documentata: la commessa è in maternità.
Nel suo caso, oltretutto, l’attività è finalizzata ad aiutare il marito, non un datore di lavoro qualsiasi. A nostro parere, la prestazione gratuita al marito a fronte di una giustificazione documentata è compatibile con Quota 100. L’importante è dimostrare la gratuità ed il perché la signora sia costretta ad aiutare suo marito.