Lavoro, contratti: ai metalmeccanici 112 euro in più

112 euro in più in busta paga ai metalmeccanici a partire da giugno. Rivisti anche i livelli di inquadramento e professionalità.
4 anni fa
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Raggiunto l’accordo per il rinnovo del contratto di lavoro dei metalmeccanici. In sostanza, ai 1,6 milioni di lavoratori in Italia andranno 112 euro in più in busta paga fino al mese di giugno del 2024.

L’accordo per l’aumento dello stipendio dei metalmeccanici è stato raggiunto dopo ben 15 mesi di trattative tra Federmeccanica, Assistal e Fim Fiom Uilm. I datori di lavoro, però, non corrisponderanno tutto subito, ma con gradualità nel tempo.

Ai metalmeccanici 112 euro in più in busta paga

L’aumento del salario dei metalmeccanici, la categoria di lavoratori privati più numerosa in Italia, sarà diluito in 4 tranche a partire dal prossimo giugno.

La prima di 25 euro, la seconda a giugno 2022 di altri 25 euro, la terza a giugno 2023, di circa 27 euro e l’ultima a giugno 2024 pari a 35 euro.

In tutto fanno 112 euro ai quali si aggiungono anche i 200 euro l’anno di flexible benefit. Il contratto sul rinnovo dei salari prevede anche l’incremento del contributo aziendale al fondo integrativo previdenziale Cometa. Tale incremento è pari al 2,2% a partire dal prossimo anno per gli under 35.

Previsto anche il rafforzamento delle relazioni industriali, dei diritti di informazione confronto e partecipazione, della formazione e in particolare del diritto soggettivo. Si introduce anche apposita regolamentazione per lo svolgimento dello smart-working.

Le altre clausole dell’accordo

Il contratto dei metalmeccanici prevede anche l’introduzione di 9  livelli di inquadramento che rivoluziona le competenze all’interno delle aziende. Previsti anche 6 criteri di professionalità:

  • autonomia-responsabilità gerarchico funzionale,
  • competenza tecnico-specifica,
  • competenze trasversali,
  • polivalenza,
  • polifunzionalità,
  • miglioramento continuo e innovazione correlati ai nuovi sistemi integrati di gestione.

L’accordo punta anche su una “buona formazione” compresa l’alfabetizzazione digitale e intende promuovere, la cultura della sicurezza attraverso i break formativi, la condivisione di esperienze virtuose e la messa a fattor comune delle buone pratiche.

Più soldi e sicurezza ai metalmeccanici

Soddisfatti, sia i sindacati che i datori di lavoro del nuovo contratto per i metalmeccanici.

“È un investimento sul lavoro di qualità e sul futuro del sistema industriale dell’Italia” – ha commentato Maurizio Landini, segretario generale della CGIL – che ha poi aggiunto:

“gli importanti aumenti dei minimi contrattuali salariali , la revisione dell’inquadramento professionale, il rafforzamento del sistema delle relazioni sindacali, del diritto alla formazione, alla salute e alla sicurezza, del contrasto alla violenza contro le donne e della clausola sociale sugli appalti pubblici, rafforzano e qualificano il ruolo del contratto nazionale del lavoro“.

Gli fa eco la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, che puntualizza come la notizia sia particolarmente positiva in un momento così delicato per il Paese. Più soldi in busta paga, ma non solo.

Va dato atto alle nostre categorie ed a Federmeccanica di aver concluso con senso di responsabilità un negoziato molto difficile e complesso” – ha detto la sindacalista – ribadendo come il contratto sia “molto innovativo e moderno”.

Continuità e sostenibilità

La nostra volontà è sempre stata chiara: fare il contratto. Dopo un confronto serrato ma costruttivo abbiamo trovato la chiave per un rinnovo che rispettasse le due condizioni per noi imprescindibili. Continuità e sostenibilità. In continuità con lo spirito riformatore avviato nel 2016 col Rinnovamento contrattuale e sostenibile dal punto di vista economico“.

Così il presidente di Federmeccanica Alberto Dal Poz ha commentato l’intesa raggiunta con Fim Fiom e Uilm sul rinnovo del contratto dei metalmeccanici.

Mirco Galbusera

Laureato in Scienze Politiche è giornalista dal 1998 e si occupa prevalentemente di tematiche economiche, finanziarie, sociali

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